30 gennaio 2009

Tempaccio

Sono settimane, azzarderei mesi, che il tempo qui é una schifezza. Piove giorno si, giorno si, al centro-nord ha fatto la neve, da due settimane soffia un vento freddo che ti congela le ossa. Insomma siamo ai Caraibi, vado a farmi un bagno!
E io che più volte mi sono vantata su questo blog del tempo ameno di cui gode il Portogallo. Mai troppo freddo, mai troppa pioggia, neve che neanche sanno cosa sia, temperature che anche d' inverno superano i 15º, a volte pure i 20º (si, credetemi, mi é giá capitato molte volte, di girare a maniche corte a Febbraio).
A quanto pare peró mi ero illusa. O forse negli ultimi quasi nove anni di permanenza in Portogallo ho dormito con la "zizza mmocca". Infatti da piú parti mi hanno confermato che il tempo d'inverno anche qui é fatto di pioggia prolungata, neve e pure freddo. Dove ho vissuto sino ad'ora?

Il fine settimana ha un sapore un pó amaro. Il maltempo previsto certo, ma anche il fatto che ho saputo che alcune cose a cui tenevo non si sono concretizzate. Si vede che non era destino oppure sono io che non sono abbastanza adeguata. Voglio propendere per la prima ipotesi.
E poi oggi la signora che di tanto in tanto va a lavorare a casa mia aiutandomi nelle faccende (i.e. stirando i panni) non si é sentita molto bene quindi il lavoro é saltato alla prossima settimana. Sapete cosa vuol dire questo? Mammamanga mi rivolgo a te in particolare, te lo stai giá immaginando il mio fine settimana? Si, hai dipinto perfettamente il quadro nella tua testa: io, attaccata al ferro da stiro a fare quello che piú odio, moltiplicato per una quantitá oscena di panni.
Sapete che vi dico? Per tirarmi su vado a fare merenda con pão com chouriço che tengo fame!


Foto molto, molto invitante presa dalla rete

29 gennaio 2009

E gita fu

Finalmente ieri David e i suoi amichetti sono riusciti ad andare all'Oceanário. Il tempo non é stato dei migliori, ma questa volta sono andati lo stesso.

La prima emozione per loro é il viaggio in pullman, seppur breve. Ci saranno voluti si e no 20 minuti, brevi si ma, da quello che mi é stato raccontato dalle educatrici, intensi.

Ieri mattina dicevo a David di quanto mi piacesse andare in gita con lui. E lui, amore di mamma sua, ha detto subito di si ed ha aggiunto che nel pullman mi potevo sedere vicino a lui e che Pedro, l' amico preferito, quello che si siede sempre vicino a lui nel pullman in queste gitarelle, si doveva sedere dietro. Immagino che tra qualche anno, ad una mia richiesta del genere, mi dirá di andare a fare un giro quindi ne approfitto e mi godo il momento di simbiosi.

Quando sono andata a prenderlo nel pomeriggio gli ho chiesto come fosse andata, cosa avesse visto etc.
La prima esclamazione, in tono di incredulitá e delusione, é stata:«O tubarão (lo squalo) non ha mangiato nessuno!»; devo dire che David, prima di andare in gita, aveva manifestato un pó di timore alla presenza del tubarão.
E poi ha esclamato:«Il peixe-lua (pesce luna) era proprio grande!» e qui posso confermare perché quando all'Oceanário ci sono stata io il peixe-lua mi ha meravigliato parecchio per le sue dimensioni.

Alla fine della giornata era sfinito!
Innanzitutto é voluto uscire in fretta e furia dalla scuola, cosa che di solito non succede, ossia sceneggiate napoletane per lasciarlo lá e sceneggiate napoletane per tirarlo di lá. Ormai é conosciuto col nome di fiteiro, letteralmente un individuo che finge. Per chi non lo conoscesse infatti le sue sceneggiate sembrano sincere, vengono dal cuore e sono irrigate da fiumi di lacrime, lacrime verissime. Chi lo conosce peró sa che é tutta finzione, da oscar si, ma finzione.
Arrivati a casa poi, e dopo una rapida cena mi si é avvicinato e con faccina implorante ha detto:«Mamã, vammi a riscaldare il leitinho (lattuccio) che voglio andare a fare oh-oh (la nanna)», questo molto prima dell'ora in cui di solito lo metto a letto.

Per chi volesse saperne di più sull'Oceanário de Lisboa c'é il sito http://www.oceanario.pt/indexFlashInicial.asp

23 gennaio 2009

Gita saltata

Oggi David sarebbe dovuto andare in gita all'Oceanario de Lisboa. Chi lo ha visitato sa che é un luogo magico, soprattutto la vasca centrale, un enorme acquario in cui si concentrano varie specie di pesci.


Nota: la foto l'ho presa dal web e rende bene l'idea della vasca centrale.

Sono giorni che non parlano d'altro, lui e gli amichetti. Entusiasmatissimi all'idea di vedere o tubarão (lo squalo), o peixe-lua (il pesce luna), as lontras (le lontre), os pinguins (i punguini) e, dulcis in fundo, Nemo, oggi si sono dovuti accontentare della solita routine scolastica... ! E si, perché piove, fa freddo, 'nce sta nu viente che pare Trieste e con un tempo cosí le gite sono sconsigliate. Rimandata alla prossima settimana, con somma delusione dei piccoli.

Ho letto poco fa la notizia della tragedia in un asilo di Bruxelles e sono rimasta sconvolta. Sorvolo sul fatto che l'autore della strage é uno psicolabile. Quello che mi chiedo io é come é possibile che sia riucito ad entrare nell'asilo, conciato come stava poi, e poter fare quello che ha fatto che non trova giustificazione neanche nella pazzia. Sconvolta e triste.

21 gennaio 2009

Aquele abraço

Ringraziando Unika per il premio assegnatomi é con estremo piacere che partecipo alla "Guerra degli abbracci"










estendendo virtualmente quest'abbraccio a tutti quelli che passano di qua!




19 gennaio 2009

Il plum cake di minichef con dedica



Questa delizia al cioccolato, la cui unica fetta superstite sará sterminata stasera, é dedicata ad UNIKA, (giá che ci siete spulciatevi ben bene il di lei blog, non ve ne pentirete!) per commemorare il suo prossimo compleanno. Non sono brava a fare torte di compleanno, ma questo plumcake é stato fatto col cuore e col tocco speciale di mini chef David!




Il quale, oltre al dolce, si é prodigato insieme a me a prepare pure:

1) Sopa per tutta la settimana (alle zucchine e ai fagioli cannellini)

2) Riso fagioli e verza

3) Pollo alla mostarda al forno con contorno di zucchine e funghi

Il portamento da chef ce l'ha, la perizia nel dosare sale e spezie pure, l'attenzione e l'accortezza nel preparare le pietanze non mancano: non c'é dubbio, ho partorito un mini chef!

14 gennaio 2009

Attrazione fatale chocolate style. Ovvero sia: l'irresistibile richiamo del Ferrero Rocher

La vita ci mette alla prova. Sono pronta alla prova e voglio farmi valere.
In questi giorni un pó tristi David é rimasto il mio sole, continuando a farne delle sue e a meravigliarmi per la destrezza e l'astuzia.

Pochi giorni fa, per premiarlo e per addolcirmi un pó insieme a lui (ma io non ero a dieta?) gli ho offerto un Ferrero Rocher. Per chi non lo sapesse David adora il cioccolato come me: se potessimo scegliere un paradiso sceglieremmo la Svizzera, senza pensarci due volte.
Ovviamente per un apprezzatore di cioccolato come lui un Rocher non puó bastare. Mi fa gli occhi dolci, mi da bacetti, mi supplica, ma io non mi smuovo.

Succede peró che, un pó per i problemi degli ultimi giorni, un pó per stanchezza, crollo inaspettatamente sul sofá e mi addormento (cosa che fino ad ora non avevo mai fatto trovandomi sola a casa con David sveglio). Mentre mi godo quei pochi minuti di sonno (il sonno dei giusti, un bel sonno profondo, stile coma) David entra in azione.
Rapidamente si fionda sulla scatolina dei Rocher e ne scarta e mangia tre o quattro. Al mio risveglio, una decina di minuti dopo, non mi accorgo di niente. Lo vedo seduto a giocare con le sue macchinine mentre mi alzo e vado a bere in cucina.

Ad una seconda occhiata peró mi rendo conto del misfatto i cui indizi erano:

1) baffi di cioccolato sul musetto di David
2) scatola dei Rocher aperta
3) e, dulcis in fundo, ben appallottolate e nascoste sotto il tavolino del salotto, i resti degli involucri dei cioccolattini

Il primo impulso é stato quello di arrabbiarmi. Poi peró, vedendo la sua astuzia, considerando la destrezza nel nascondere i resti del misfatto mi sono sciolta in una risata.

Il castigo c'é stato (un giorno senza cioccolato per ogni Ferrero in più mangiato, una tragedia greca insomma) peró questa rimarrá memorabile!

GRAZIE A TUTTI

Grazie per le vostre parole; ognuna di esse é una piccola grande ricchezza.

08 gennaio 2009

02 gennaio 2009

Purtroppo

Purtroppo l'anno non é cominciato bene.
Mi dicono ci vuole pazienza, mi dicono ci vuole fede. Mi dicono di mantenere la testa alta.
Ma se gli occhi che incontri hanno lo sguardo amaro, se vedi cocci che non riesci a rimettere insieme é difficile.

Sono giorni che penso, penso, penso. A come fare, come comportarmi. Vorrei spegnermi, come si fa con una televisione, una radio; il frastuono che ho dentro chiede tregua.