27 marzo 2008

Sierra nevada IV - Per oggi é tutto










Con queste foto concludo la serie fotografica dedicata alla Sierra. Domani, se ci riesco, posto qualche filmato.


Ammirate David che dorme in braccio a mamma (figliu mie, cumme si pesante!), ammiratelo mentre sonnecchia in macchina, ammiratelo nella sua contentezza sullo slittino, ammirate le due belle tacchinelle con polletto ruspante al seguito e ammirate la finestra ghiacciata del rifugio dove abbiamo bevuto la cioccolata!

Sierra Nevada III - Il richiamo del guerriero








Per guerriero si intende David che in queste foto regala tutto il suo charme. Poderosissimo!
Il palloncino fallico é quello che l'orsetto Winnie ha regalato a David (forse mi sarei dovuta preoccupare...).
Le facce strane sono dovute a foto scattate nell'atto dell'ingurgitamento di buon cioccolato al latte! Gnamme!

Sierra Nevada II - La vendetta







Ammirate adesso alcuni paesaggi, un David dal cappellino inedito (gentilemente concesso da Tânia) ed io sugli sci. Sullo sfondo quel gran pezzo di Alvaro, il professore (tuta nera e rossa per intenderci). Anche se David é molto meglio!


Sierra Nevada I








Primo post dedicato alle foto delle vacanze nella Sierra. Le tacchinelle delle foto siamo io e Tânia, gli omaccioni sono David e il suo papá.
Guest star: la paletta di plastica...




25 marzo 2008

Racconti di viaggio

La partenza per le ferie é avvenuta mercoledí scorso, verso le 8 di sera, direzione casa della suocera per dormita (abita a circa 30 km dal confine con il sud della Spagna). Appena arrivati troviamo camino accesso e salsiccia di produzione propria arrostita nella brace. Gnam gnam, cosí ripieni siamo andati a dormire. Sveglia alle 5 di mattina...
Dopo la faticosa levataccia e qualche panino preparato per il viaggio siamo partiti: direzione Sierra Nevada. Il viaggio é un pó lungo, ci sono volute 5 ore per arrivare a destinazione. A Rosal de la Frontera passiamo il confine con la Spagna e subito ci ritroviamo di fronte i cartelli che pubblicizzano lo jamón serrano, il prosciutto crudo. Una goduria ad ogni visione, figuratevi mangiarlo un panino col suddetto jamón...

Proseguiamo su una strada nazionale in direzione a Siviglia. Il tempo non é dei migliori, promette pioggia, ma l'aria uggiosa fa sembrare ancora più intenso il paesaggio che via via scopriamo. La strada fino a Siviglia é piacevole. Passiamo per alcuni piccoli paesini fino ad arrivare all'agglomerato urbano di Siviglia. Sembra una cittá grande. A un certo punto ci perdiamo e passiamo per l'aeroporto di Siviglia. Una costruzione orribile, scura. In pratica il viaggiatore esce dall'aeroporto e si ritrova sotto a una specie di viadotto...
Proseguiamo.

Una volta ritrovata la retta via andiamo in direzione a Granada. Lungo il cammino piccole soste con diritto a panino col jamón e tanta, tantissima pioggia che cade giù in modo assordante. Finalmente Granada, finalmente iniziamo a salire la montagna. Saliamo, saliamo e saliamo ancora e niente neve. Neanche un pó, niente.
Il tempo peró é scuro, la temperatura man mano che saliamo scende ed ecco che incomincia a nevicare. Arriviamo all'aparthotel con la neve che cade, una nebbia serratissima e la voglia di entrare in casa e riscaldarsi. Presto detto, entriamo, sistemiamo le cose, mangiamo un omlette veloce e iniziamo a vestirci. Sembriamo dei salsicciotti imbottiti, guanti, cappelli etc. David felicissimo di vestire finalmente la sua roupa de neve ossia i vestiti per la neve. Pronti, via, usciamo. Andiamo ad affittare gli sci, a comprare i forfait per il giorno dopo, a prenotare una lezione di sci e facciamo un giro, con la neve che cade e tutto bianco, con David che gioca con la neve, contentissimo.

Dopo un giro nel centro della localitá andiamo in macchina fino a 2500 m, dove c'é uno spazio dove si puó giocare con la neve. Arriviamo fin là su e scopriamo una piccola pista tutta bianca, con la neve sofficissima. Bellissimo. Giochiamo e giochiamo ancora, mio figlio che butta la neve alla cugina del papá, nostra compagna di viaggio Tania, io che cerco di scivolare sulla neve con una non ben precisata pala di plastica. Insomma, nu pariamiente!

Ritorniamo a casa, con la neve che riprende a cadere e prepariamo la cena, linguine al sugo di tonno, giusto per prepararsi per il giorno dopo. L'appartamento affittato ha 4 posti letto, singoli. Per far dormire meglio David ho unito i nostri due letti ed ho dormito con lui. David dall'etá di 5 mesi dorme da solo nella sua stanza e da sempre dorme nella sua culla. Dormire con lui é stata una goduria reciproca.

Venerdí mattina pronti per lo sci. Prendiamo la telecabine (come si chiama in italiano, mi sfugge il nome) e saliamo fino alle piste dei principianti. Io soffro un pó di vertigini e quindi scherzano con me. La vista é bellissima, le piste sono belle, gli sciatori e gli snowboarder che le percorrono sembrano danzare. Io mi rodo dall'invidia, mi piacerebbe saperlo fare. Magari un giorno...

Ovviamente c'è molta gente (Pasqua), prevalentemente spagnoli, pochissimi italiani, qualche portoghese ed inglesi. Pardon, ci sono anche cinesi.

Vestite di tutto punto, con i pesantissimi stivali da sci e rispettivi sci (giallo canarino, che belli!) io e Tania ci avviamo verso la lezione col professore, Alvaro, originario di Granada, sciatore da sempre (sei nato con gli sci, gli ho domandato), farmacista nei mesi estivi. Alvaro é stato molto simpatico, molto paziente. Il mio primo approccio con gli sci é stato divertente ed anche se non ho avuto modo di continuare per quel poco che ho fatto mi sono divertita. Alvaro tra l'altro, secondo Tania, era un belvedere.

Purtroppo David non ha ancora l'etá minima richiesta per sciare, quindi in questo capitolo si é limitato a guardare. Finita la lezione, di due ore, ormai a pezzi di tanto salire e scendere vado incontro a David che sta col papá che a sua volta ormai scalcita per andare a scendere qualche pista. Presto fatto, David mi crolla addosso dal sonno e il papá scompare sulle piste. Lo ritrovo dopo circa 3 ore, affaticato, ma con il sorriso stampato in faccia. Per chi come lui é vissuto in Svizzera 13 anni, ha fatto sci, é stato a contatto con la neve sempre, poter passare qualche giorno in un posto cosí é il massimo. Ritorniamo in quel posto a 2500 m. per bere una cioccolata calda, David dice solo: é buona, é buona, con i baffi di cioccolato sulla boccuccia. Una delizia.

Al ritorno a casa siamo tutti stanchissimi, David compreso. Preparo la cena (insalata di tonno uova e ceci), bagno e letto. Dormiamo tutti bene, benissimo, profondamente.

Il giorno dopo ritorniamo sulle piste. In realtá io e David andiamo sulle piste un pó più tardi perché io non voglio sciare (ho troppo dolore alla schiena e ai piedi), preferisco starmene col piccolo. In giro nella piazza che credo si chiami Pradollano incontriamo un tizio mascherato da Winnie the Pooh. Ci regala un palloncino con una vaga forma fallica che portiamo sulle piste. Il palloncino ha vita breve e quando scoppia quasi mi provoca un infarto.

Arriviamo sulle piste all'ora di pranzo, ci ritroviamo con il resto della combriccola per un panino e poi David crolla nuovamente dal sonno. Dorme più di due ore in braccio a me, mentre io mi godo il sole ed il panorama.

Al suo risveglio, con il vento che aumenta, col freddo che si fa sentire e con la nebbia che avanza serrata prendiamo la telecabine e scendiamo in centro. Io, con un mal di testa lancinante cerco una farmacia, ma non la trovo e allora mi avvicino a un poliziotto e domando: Perdone, donde está una farmacia? E il poliziotto senza neanche rispondermi mi indica un posto proprio alle mie spalle. A caratteri cubitali c'é un'insegna luminosa che annuncia: FARMACIA. Eh, scusate tanto la scemitudine...
Andiamo a bere una cioccolata calda (che credo mi fa passare il mal di testa in un baleno!) e ritorniamo a casa. Il freddo é intenso, comincia a piovere e poi a nevicare. In men che non si dica tutto si ricopre di un manto bianco. Bagno caldo, vestiti e usciamo per andare a cena fuori. Fa freddo, molto freddo, ma siamo imbacuccatissimi e contenti! Al ristorante mangiamo una raclette e beviamo una sangria. David fa il suo show con il proprietario del ristorante, che si sciogle di fronte a tanta sfacciataggine e incomincia a dire: malino, malino (non ho ancora verificato cosa vuol dire...). Dopo cena, diritti a casa, david vuole vedere la TV. In menodi 5 minuti siamo tutti su letto e sofá a russare. Lui sveglissimo si fa 4 risate vedendo il film del topolino Stuart. Biscottino, lattuccio e finalmente nanna.
La domenica di Pasqua il risveglio é bianchissimo. É nevicato tutta la notte, il paesaggio imbiancato é bellissimo. Sistemiamo le nostre cose in macchina, ci imbacucchiamo nuovamente e andiamo a salutare la neve per l'ultima volta. Andiamo di nuovo in quel posto a 2500 m. affittiamo delle slitte e ci divertiamo a scivolare sulla neve. David non da neanche il tempo di arrivare alla fine della piccola pista che subito dice: ancora, ancora, di più di più! Dimentica il piccolo che lui ormai é pesantuccio e salire e scendere con lui al collo puó essere faticoso...
Alle due del pomeriggio, dopo un rapido spuntino, partiamo in direzione a casa. A casa arriviamo alle 9 di sera, dopo 7 ore di viaggio in cui lasciamo Sierra Nevada, andiamo in direzione a Siviglia, poi più su fino a Badajoz dove attraversiamo la frontiera. Autostrada Evora Lisboa, fino a casa nostra, Montijo. Un viaggio di sicuro stancante, ma molto, molto bello.

L'esperienza sulla neve é stata bellissima, da ripetere assolutamente appena possibile. La Sierra Nevada ha dei paesaggi bellissimi, da togliere il fiato. Le persone sono accoglienti.

Due cose voglio far notare:
1) Gli spagnoli hanno poche autostrade, ma molte autovias che altro non sono che vie rapide senza pedaggio. Non abbiamo speso neanche un centesimo in pedaggi in Spagna. FANTASTICO!
2) Se volete un caffé in Spagna non potete chiedere semplicemente: un café por favor. Dovete dire café solo perché se no o vi guardano strano o ci mettono il latte dentro o chissá cosa. Quindi tenete a mente, café solo. Se non lo bevete comunque non vi perdete niente, lo jamón é arte loro, il caffé no...

Foto e filmati seguono in un secondo post.

Hasta luego!

19 marzo 2008

In ferie

Oggi finalmente cominciano le ferie!!! Saranno delle ferie speciali perché nel pomeriggio partiremo per la Sierra Nevada. Il programma del viaggio in pratica comprende una dormita dai suoceri stasera (abitano in un paese a meno di 40 km dal confine con la Spagna)e la partenza domani mattina presto per la Sierra Nevada (Siviglia-Granada-Sierra Nevada). Ce ne sará da raccontare al ritorno sulle nostre avventure sulla neve!
Adesso siamo a casa io e David, a preparare i bagagli. Lui eccitatissimo, ad ogni cosa che sistemo in valigia dice: É per la neve, é per la neve! Anche se la neve non l'ha mai vista in vita sua.

La sopa é sul fuoco, la cotolettina di pollo aspetta solo di essere impanata.

Oggi é la festa del papá, auguri a tutti i papá. David ha regalato al papá un piccolo quadro, su tela, fatto da lui all'asilo. Un'opera d'arte!!!

Buona Pasqua a tutti, mi raccomando non abusate di uova, colombe e mandorle!

18 marzo 2008

L'oro di Napoli

Ringraziando Fabio, che me lo ha fatto ricordare, posto un estratto dal film L'Oro di Napoli:



Praticate, praticate, che secondo me prossimamente ne avremo bisogno....

17 marzo 2008

Asilo

Oggi sono stata nell'asilo che David frequenterá l'anno prossimo, dai 3 ai 6 anni.
L'asilo é privato ed é di proprietá degli stessi soci dell'asilo nido che David frequenta attualmente.
Il nuovo asilo é proprio di fronte al lavoro. Basta attraversare la strada e sono lí. David, affacciandosi alla finestra, potrá vedere il mio ufficio.
La struttura é nuovissima, inaugurata nel Settembre 2007 e non ancora nel pieno della sua capacitá. Le sale sono ampie, con molta luce. I bimbi hanno un armadietto per sistemare le loro cose, nella sala mensa (molto, molto carina!) ci sará un grande acquario con i pesci (infatti la scuola si chiama Accademia dei Pesciolini!!!). Hanno una sala polivalente dove faranno a turno attivitá che spaziano dalla ginnastica al ballet, dalla musica al karaté. E poi c'è il cortile, anch'esso molto ampio e con giochi.
Ho pagato l'iscrizione; a partire da Settembre sará la nuova scuola di David.

Como :) qualsiasi asilo privato é un pó caro. Non ha nessun appoggio statale.
Ho visitato durante la settimana scorsa altri asili che, in virtú degli appoggi statali, riescono a garantire una cifra più economica peró poi le strutture hanno più di vent'anni, non si preoccupano di fare lavori di ristrutturazione e recupero. Ossia quei cento e poco euro in piú di differenza al mese non compensano. É preferibile risparmiare su altre cose riuscendo cosí a garantire una scuola con una struttura migliore.
Io giá me lo immagino David che vuole vedere la mamma dall'altra parte della strada, che non si stacca dall'acquario con i pesci, che fa karaté...

14 marzo 2008

Goloso

Si vede che mi piacciono le vongole?





Datemi una vongola e vi solleveró il mondo!!!

13 marzo 2008

Gite scolastiche

Ve le ricordate le gite scolastiche? Quelle in cui si andava in pullman da qualche parte (nel mio caso Scavi di Pompei, Reggia di Caserta, Padula, Roma, Tivoli e affini e poi Praga... chi se le dimentica!), si faceva casino con gli amici, si cantavano canzoni, si stressavano i professori?
Sappiate che anche i bimbi piccoli come David fanno le loro gitarelle, le uscite le chiamano. L'anno scorso andarono alla Quinta da Montanha (Fattoria di Montagna) a vedere gli animali, la natura, a fare la marmellata di mele etc. David era piccolo, un anno e mezzo. Gli animali gli piacquero assai e si comportó benissimo.
Martedí scorso li hanno portati a teatro, a vedere uno spettacolo fatto di musica, colori, suoni nel Centro Cultural de Belém ; i bimbi lo hanno adorato.
Era richiesto ai bimbi ed accompagnatori di rimanere in silenzio ed ovviamente David appena arrivato ha sciolto tutta la sua loquacitá. Siccome quando parla non lo ferma nessuno (Rosá ti ricorda qualcuno?) la maestrina Silvia se lo é tenuto in braccio durante tutto lo spettacolo. Al ritorno, nel pulmino, lo hanno seduto vicino all'amico do coração Pedro Pedrocas (detto PiPedrocas da David, suo inseparabile amico di giochi ) e si é scatenato il putiferio. Risate grasse, gridolini, calci nei posti di fronte, canzoni etc. Insomma il classico scenario da gita scolastica, ma in punto piccolo!!! Per la serie: meno male che i bimbi sono seduti nei sediolini di sicurezza...

E per chiudere commento brevemente la notizia che vuole che Berlusconi abbia consigliato ad una precaria di sposare suo figlio per stabilizzare la sua situazione economica.
Caro Silvio siccome di figli ne hai pochi e magari pure restii al matrimonio perché invece non li adotti questi precari???

12 marzo 2008

La Bellucci... e le altre! Ovvero é belle a magná

Chissá cosa direbbe la Bellucci se sapesse che la pizzeria, di recente apertura, di fronte al mio ufficio ha dato il suo nome a una pizza! E, giusto per farvi vedere che non spaccio bufale (le frottole non le mozzarelle!) date un occhiata al menú delle pizze qui .

Oggi sono stata a pranzo in questo ristorante, che tra l'altro é molto carino. Certo non mi aspettavo la cucina di mammá, né la pizza di Napoli, ma devo dire che non mi ha deluso. Anzi!

Ed ho proprio scelto la pizza Bellucci che, basicamente, é una pizza con pomodoro fresco, salmone e rucola. Cara Bellucci, se mi stai leggendo (!) non ti preoccupare, la pizza era buona (proprio come te, diranno i maschietti!).

Nel link di cui sopra potete vedere anche le altre pizze disponibili nel menú. Mi incuriosisce molto la Brigadeiro, con cioccolato liquido e granella di cioccolato. Questa peró dovrebbe essere alla voce dessert e non pizze (il Brigadeiro, tra l'altro é un dolce al cioccolato goduriosissimo). Nel menú ci sono anche le fantasiose Virginal e Afrodite, per la serie gli opposti si attraggono.


E siccome é vero che é belle a magná approfitto l'andazzo culinario di questo post per lasciarvi una ricetta di baccalá tipica portoghese che smuove anche i palati più restii al prelibato pesce:


Bacalhau à Brás


Ingredienti per 4 persone:

400 gr di baccalá ;
3 cucchiai di olio di oliva ;
500 gr di patate ;
6 uova ;
3 cipolle ;
1 spicchio d’aglio ;
prezzemolo ;
sale ;
pepe ;
olio per fritture ;
olive nere ;


Preparazione:

Mettiamo il baccalá in ammollo da un giorno all’altro; una volta pronto lo puliamo delle pelle e delle spine e lo sfilacciamo grossolanamente con le mani. Tagliamo le patate a julienne e le cipolle a fettine sottilissime. Tritiamo l’aglio. Friggiamo le patate in olio caldo fino ad imbondirle leggermente. Le lasciamo scorrere su carta assorbente. Nel frattempo in un tegame dal fondo spesso lasciamo soffriggere nell’olio di oliva, a fuoco lento, la cipolla e l’aglio fino alla sua cottura. Una volta cotta la cipolla aggiungiamo il baccala sfilacciato e mescoliamo bene lasciando cuocere per alcuni minuti. Aggiungiamo le patate al baccalá, mescoliamo bene, e col tegame sul fuoco, aggiungiamo le uova sbattute condite con sale e pepe. Mescoliamo ancora fino a che le uova saranno cremose ma cotte. Mettiamo il baccalá, una volta pronto, in un piatto di portata e lo decoriamo con prezzemolo triturato a piacere ed olive nere.
Possiamo accompagnare il piatto con una bella insalata per rinfrescare.
Scettici del baccalá provate e vi ricrederete!








PS: La foto non é mia, ma rende perfettamente l'idea.

11 marzo 2008

Torna presto zio!








Caro zio,


Grazie mille dal profondo del cuore della tua visita. Ci hai reso molto felici, noi adoriamo la tua compagnia. Ci siamo divertiti molto, io in primis! Abbiamo giocato molto, ci siamo fatti un sacco di risate e ci siamo abbuffati (come era prevedibile).

Mamma non te lo ha voluto dire, ma ieri, quando ti abbiamo lasciato all'aeroporto e non abbiamo potuto proseguire con te mi sono messo a piangere. Fortunatamente c'era il Sapo lá fuori che mi ha fatto calmare... Capisce a 'mme

Ti aspettiamo presto, mi raccomando!


Bacioni


David


07 marzo 2008

Nunca mais é sabado....

Con questo titolo in portoghese che in italiano vuol dire quando arriva sabato a simboleggiare l'attesta per domani auguriamo allo zione in arrivo un buon viaggio.
Il nipotino David ti attende per fare un pó di "burdello", quindi preparati caro fratello mio!
Che poi il periodo di permanenza é breve quindi dobbiamo condensare... :)

Boa viagem zio!!!

06 marzo 2008

Mappina


Oggi mi sento una mappina, avete presente? No?
E guardate allora:



All'inizio di questa settimana il mio piccirillo é stato raffreddato. Ha anche avuto un pó di febbre, ma si vede che é di tempra dura perché in meno di due giorni era bello fresco pimpante, con l'appetito di un leone e la vitalitá di un canguro.

Giustamente peró se i virus lo abbandonano in due giorni é normale che vengano ad albergarsi in un nuovo organismo, nella fattispecie il mio, che da buona mamma-chioccia l'ho accolto, covato e fatto schiudere. Ovviamente tra ieri e oggi il mio stato rasenta il pietoso. Dolori vari in tutto il corpo, mal di testa perenne, naso chiuso che neanche il vasocostrittore (si dice cosí?) che uso nelle emergenze allergiche riesce a liberare.
Fratello che probabilmente mi stai leggendo e che finalmente arrivi sabato: rassegnati, anche questa volta te ne porti il raffreddore in terra di sua maestá!
Ieri sono andata dalla dottoressa delle allergie per la seconda visita. Caricata di analisi ed esami ho aspettato il verdetto: allergia agli acari e al pelo di gatto confermata. Soluzione: vaccino.
Miglioreró? Lo spero, anche perché con quello che mi costerá...
Sono cotta a puntino per un pisolino, ma mi tocca tornare a lavurá. Pensandoci peró qui vicino ha aperto un nuovo negozio di materassi, che faccio mi offro come collaudatrice?

03 marzo 2008

Frore In Su Nie

Frore In Su Nie

Che foza in su ‘entu so deo,
che frore in su nie.
Comente nue in custos chelos,
raidos de abba e de anneos.
Deo chena caminu e cun meda oriolos,
deo chena respetu e chena “mie”.
Chentu disizos asie,
chentu pensamentos
chentu ‘ortas cada die.
Milli e unu die asie,
milli testamentos,
milli e unu pentimentos.
Sa notte colet fuinde,
currende che sos sonnios meos.
Sa notte colet fachende
occhider’ sos inimicos meos.
Deo intr’e sos silentzios ‘e Deus,
intro ‘e su coro meu.
Sas manos ‘alu unidas, asie
chi parent in pregatoria.
Deo contr’e su tempus, su tempus contr’a mie,
deo comente frore in su nie.
Cento desideri miei,
cento pentimenti,
cento volte insieme a te.
Mille e un giorno ancora qui,
mille testamenti,
mille volte insieme a te.
...e non ci lasceremo mai
in questo o all’altro mondo
...e non ci stancheremo mai
nel cielo più profondo.
Chentu disizos asie,
chentu pensamentos,
chentu ‘ortas cada die.
Milli e unu die asie,
milli testamentos,
milli e unu supra a mie...
...e non ci lasceremo mai
in questo o all’altro mondo
...e non ci stancheremo mai
nel cielo più profondo.
...e non ci perderemo mai
nel buio dentro il sogno
...e non ci lasceremo mai
insieme fino in fondo.