David ieri é andato in gita con la scuola. Un’uscita breve in realtá, sono stati fuori dalla scuola tre ore, non di piú.
Hanno visitato il Planetário come parte di una piccola introduzione all’astronomia che hanno fatto all’asilo. Negli ultimi giorni infatti all’asilo hanno parlato del sistema solare e lui, che ne é rimasto affascinato, non ha fatto altro che parlarmi del pianeta rosso, di Giove, Saturno, degli anelli e della Luna. Questa visita al Planetario insomma la attendeva con ansia.
Io, in dieci anni di Portogallo, non ci sono mai andata. Me sputasse ‘nfacce.
A scuola ieri hanno pranzato un pó prima, hanno lavato i denti, hanno fatto pipí, si sono rinfrescati e all’una e mezza erano sull’autobus per il Planetário. All’una e mezza? Eh…
Alle 13h31 catalessi generale.
Satolli del pranzo e stanchi del nuoto che hanno fatto di mattina (il giovedí mattina fanno nuoto) sono crollati nell’autobus come pere cotte. Arrivati al Planetário evidentemente si sono svegliati perché David mi ha raccontato che ha visto “o planeta vermelho” (Marte) e le “estrelinhas” (le stelle).
Peró poi mi guarda e fa:«Mamma, il Planetário ha le poltrone come al cinema».
«Ah!» dico io.
E lui incalza:«Mamma c’era poca luce, proprio come al cinema».
«Bello!» dico io.
E lui, schiettamente, mi stende:«Mamma mi sono addormentato!».
Le gite all’una e mezza del pomeriggio sono una pessima idea…