30 settembre 2008

Riunione scolastica

Ieri prima riunione scolastica all'asilo nuovo di David, con la presentazione dei vari insegnanti, delle attivitá e del "programma" annuale.

Ore 18:30: Arrivo all'asilo per prelevare David. All'entrata un' orda di genitori per niente usuale a quell'ora. Una lampadina si accende nella mia testa (C'sfacc., a riunione!). Me ne ero ovviamente dimenticata peró, siccome la riunione era prevista a quell'ora, nessuno se n'é accorto.
Uno sguardo rapido al cortile per individuare il piccolo, seduto sull'oggetto di desiderio di tutto l'asilo (la macchina dei pompieri che non so come sia riuscito a conquistare, immagino siano volati paccheri e lacrime amare) e poi posizionamento nella sala polivalente.
Seduta sulla sediolina dei bimbi ho diligentemente ascoltato tutto e tutti: regolamento dell'istituizione, educatrici di infanzia, direttori etc. Poi é venuto il momento delle presentazioni dei professori delle varie attivitá che l'asilo offre.

Nell'ordine hanno parlato:

1) Il professore di musica, un tipo allampanato che ha parlato del piano educativo, e che si é prefissato un obbiettivo per la fine dell' anno scolastico ossia fare in modo che i piccoli riconoscano melodie di grandi musicisti classici e non. Ci riuscirá ne sono sicura! I bimbi adorano la musica.

2) La professoressa di inglese che parla una schifezza portoghese, ma in compenso promette che i nostri figli a fine anno scolastico saranno capaci di usare alcune parole ed espressioni in inglese, compreendendone il significato. Avró premura di suggerirle come frase iniziale May I go to the bathroom please? perché ho come l'impressione che se i piccirilli le dicono Posso ir a casa de banho por favor?, mentre lei capisce quello che vogliono la sala si é allagata...

3) La professoressa di karaté, una ragazza sulla ventina, con un viso molto dolce e che promette che i piccoli non faranno combattimenti, ma impareranno disciplina e controllo della forza. Sará, ma io leggendo il programma e vedendo tanti nomi bellini giapponesi che poi indicano calci in faccia, calci nella pancia e affini un pó mi preoccupo...

Ci sono altre attivitá che per il momento non riguarderanno David, ma che voglio comunque citare. Il ballet per le bambine (sorpreendentemente sono piú le bimbe che faranno karaté che quelle che hanno scelto ballet) e il nuoto. Il nuoto é particolarmente caro (puozz' schiattá!).

Dopo queste presentazioni i genitori si sono sparsi nelle sale dei rispettivi figli (nel mio caso la Sala dos Golfinhos, la sala dei delfini) e hanno parlato con l'educatrice dei figli. Per farla breve due sono le cose che mi hanno interessato di più del piano annuale. La prima é che l'educatrice vuole istituire una biblioteca di sala dove ogni bimbo contribuisce con un libro e dove, settimanalmente si organizzano i prestiti-libri. David prende in prestito il libro di Inês, Pedro quello di Ricardo e cosí via. La seconda é la creazione di un Livro da Família, un libro della famiglia dove, a turno, i genitori racconteranno una storia vera o fittizia, con l'intuito, a fine anno scolastico, di regalare questo libro a tutti i genitori partecipanti.

Nel mezzo di tutti questi discorsi poi ho anche avuto il tempo di osservare i genitori, cosa che di solito non ho il tempo di fare.
A parte lo zoccolo duro dei genitori dell'altro asilo che giá conoscevo e con cui si fa combriccola a ogni occasione di incontro, ho avuto modo di conoscere nuovi genitori. E di osservarli.

Ci sono i genitori che hanno da poco avuto un secondo figlio per l'appunto presente alla riunione. Bebé vispissimi e attenti, genitori assonati :)

Ci sono quelli che si portano dietro i nonni, come se avessero bisogno dell'approvazione di questi ultimi sulla scelta scolastica che hanno fatto per i loro piccoli.

E ci sono quelli che fanno i manager, che pare non abbiano mai tempo per niente, neanche per sputazzarsi in faccia, che stanno lá come se fossero su un letto di tortura e passano gran parte della riunione a consultare l'e-mail sull' I-Pod o qualsiasi altro gingillo tecnologico. Ce n'erano due, giacca e cravatta vistosa, che per l'intera riunione sono rimasti zitti, concentrati sul loro e-mail portatile che poi magicamente si sono risvegliati a fine riunione per protestare per qualcosa: e il programma trimestrale mandatemelo per e-mail, e le valutazioni mensile fatele in pdf, fate le newsletters, etc. A me che osservavo questo quadretto gironzolava in testa un quesito che, avessi avuto la faccia più tosta, avrei collocato: "Scusate, per curiositá, ma al cesso senza l'e-mail per lo meno ci andate?"

Ore 20:30: Recupero il pargolo, che, contentissimo del fuori orario non se ne voleva tornare a casa e finalmente respiro, soffocata dai suoi bacetti deliziosi!

29 settembre 2008

Baccalá

Questo fine settimana ho scoperto che il baccalá non é solo una cosa che si mangia, ma é anche una cosa che si dá.

Dá-lhe um bacalhau (trad. dagli un baccalá) é un espressione usata per dire "dagli una stretta di mano".
Ed io che pensavo che l'espressione avesse qualche affinitá con il nostro "prendersi a pesci in faccia", in fin dei conti il baccalá é un pesce ed il Portogallo é la terra delle peixeiras (pescivendole che richiamano i clienti a gran voce, un pó le vaiasse del pesce).


Otto anni in Portogallo e non avevo mai sentito questa!



24 settembre 2008

Grembiule

Il grembiule a scuola é una cosa bella.
Calma, calma! Non perché i bimbi in questo modo sono tutti omologati. La mia é una considerazione di carattere prettamente pratico.

Quando David veste il grembiule sporca solo il grembiule. Quindi niente magliette sporche di sopa, niente maniche di camicie intinte in non so quali colori, niente pantaloni allo yogurt e bolacha Maria (gallette). Appena un grembiule, che, zozzimma permettendo, quando arriva il Venerdí, sembra il costume di Arlecchino.
Per lo meno devo smacchiare solo quello e non l'intero Davidarmadio!

E adesso beccatevi il momento mãe babada (letteralmente mamma che sbava per il figlio):







Detto tra noi il grembiule che gli hanno dato all'asilo nuovo gli sta un pó grande... Io peró non so cucire e poi non mi garba l'idea di doverne comprare un'altro l'anno prossimo solo perché questo gli sta piccolo!
Probabilmente dovró comprarlo lo stesso, vabbuó.

PS: L'inserimento nell'asilo nuovo procede bene, sceneggiate al momento del distacco a parte. Mi sa che ho generato la reincarnazione di Mario Merola...

A dança do cavalo

Ieri ho fatto una capatina da Cielolibero e ho visto che aveva dedicato un post a un ballo, quello del cavallo che, non fosse per il tubbo , non conoscerei. Grave mancanza la mia!


Il primo contatto con questa mirabolante manifestazione di arte l'ho avuto qualche settimana fa, quando in un impeto di nostalgia, cercando qualcosa sul mio paese nel giá citato tubbo, ho scoperto QUESTO:




Posso tranquillamente affermare che dopo la visione la mia nostalgia si é placata!!!

Avevo anche detto a Cielolibero che avrei esportato la danza... Cielo, mi devi perdonare, ma non credo di essere capace di tale estro artistico :)

Grazie Veronica

Un saluto speciale e un ringraziamento a Veronica per il Premio Amicizia






Consegno il premio idealmente a tutti coloro che mi accompagnano e dedicano qualche parola a questo spazio.

A Veronica voglio dire che il suo blog é un'autentica delizia per la vista e il palato (tanto il fatto che sperisco tutte le volte che ti visito giá lo sai!).

Beijinhos!

19 settembre 2008

LusoItalia




Con questo dono di Pedro voglio dire ai miei familiari, amici e lettori portoghesi:
Ué, non lasciatevi ingannare da tutti questi discorsi sul Napoli etc. Pure se siete benfiquisti vi voglio bene lo stesso :)
Scherzi a parte l'immagine mi é piaciuta molto e credo diventerá la bandiera ufficiale di questo blog (Pedro permettendo).
Buon fine settimana a tutti!
Dicono che pioverá...
Para os amigos portugueses:
Com esta oferta do Pedro quero dizer a todos os meus familiares, amigos e leitores portugueses:
(não tem tradução) não se deixem enganar por todos estes discursos acerca do Nápoles etc. Mesmo se são benfiquistas eu gosto muito de voces :)
Brincadeiras a parte gostei muito da imagem e penso que passará a ser a bandeira oficial deste blog (sempre se o Pedro deixar).
Bom fim-de-semana a todos!
Dizem que vai chover...

18 settembre 2008

Napoletani venite in massa!!!

Ieri il Napoli ha vinto. Il risultato é stato di 3-2 per il Napoli. Da quello che mi dicono, non é confortevole per la gara di ritorno, ma una vittoria é sempre una vittoria.

Inutile dire che amici e colleghi benquisti stanno a lutto. Que pena :) !!!!

Mi auguro che per la gara di ritorno ci siano molti napoletani nello Estadio da Luz e che sia una bella partita.

Nel frattempo vado a sfruculiare ancora un pó il collegasociotesseratodelbenfica :)

La partita

É oggi, Napoli-Benfica.

Sono circondata da benfiquisti che non fanno altro che parlarne da giorni e giorni.
Alla TV, qualche giorno fa, ho sentito un commentatore sportivo del Benfica che diceva che il Napoli ha una squadra fortissima...

Sará, io non ne capisco niente. Spero peró che stasera Lavezzi faccia il miracolo che domani mattina mi voglio vestire di azzurro!!!

Forza Napoli!

16 settembre 2008

Fuga

Oggi é uno di quei giorni in cui, ogni due e tre, penso:

Me ne fuiesse proprie!

12 settembre 2008

Non me lo spiego, ma funziona!

Non credo di averne mai parlato o forse si, magari solo accennando, sta di fatto che David ha una bisnonna portoghese. Ha più di ottant'anni, i capelli bianchissimi come la neve e vive con una cognata di pochi anni più giovane. Le due donne sono antitetiche, si sopportano, ma a volte si odiano. Una mangia molto, l'altra mangia poco. Una vuole uscire, l'altra preferisce stare in casa. Peró stanno sempre insieme; nella loro vecchiaia trovano in questo modo una maniera per sconfiggere la solitudine.

E, credetimi, chi si trova a contatto con questa bisnonna, che David chiama Vó Toia (nonna Antonia), non si sente mai solo. Vó Toia é una mitragliatrice della parola, passa il tempo a parlare, a raccontare storie, fatti che non sono suoi, ma te li racconta lo stesso etc.
Ecco perché David parla assai: uno zio italiano noto per farti una capa tanta e una bisnonna portoghese che non si sta mai zitta.

A noi Vó Toia piace assai, più che andare a trovare i suoceri, quando andiamo in campagna, andiamo a trovare Vó Toia.
Vó Toia é un mondo di storie, di battute, qualche parolaccia in portoghese di cui peró chiede sempre scusa dopo. Insomma Vó Toia é nu pariamente.

Tra le tante qualitá di Vó Toia ce n'é una che, onestamente, mi lascia sbalordita. Mi ha sempre raccontato che se qualcuno perde qualcosa le chiede di pregare affinché l'oggetto perso riappaia.
Vó Toia prega e quello che é perso si ritrova.
Non sempre pregando funziona, ma lei dopo la preghiera é perfettamente in grado di dirti se quello che hai perso lo ritrovi o no. E non fallisce.

Mi ha raccontato di familiari che hanno perso portafogli, amici che non trovano certi documenti, chiavi che sembrano essersi dileguate. Vó Toia si ritira, prega e se alla fine della preghiera sente il canto di un gallo vuol dire che quello che é perso si ritroverá.

Io non le avevo mai fatto una richiesta del genere (nonostante di storie di cose perse ne abbia molte!) e in realtá non sono stata io a chiederglielo, ma mia suocera. Succede che abbiamo perso un oggetto al lavoro, lo abbiamo cercato per giorni e giorni senza trovarlo. Quando mia suocera lo ha saputo ha interceduto presso Vó Toia. Che ha pregato, ha ascoltato il gallo e poi ha detto: lo troveranno.
E non é che il giorno dopo abbiamo ritrovato l'oggetto?

Lei ha paura che le dicano che si tratti di bruxaria (stregoneria); in fondo quello che fa é una semplice preghiera.

Onestamente non so come ci riesca, ma funziona! Ne ho le prove!

PS: E mo' non iniziate a chiedermi di intercedere presso la bisnonna perché da quello che ho capito funziona solo se lei conosce la persona...

PS2: Stiamo meglio, ma soprattutto David sta meglio, grazie a tutti quelli che si sono preoccupati, bem haja!

10 settembre 2008

Virus

Ne ero convinta, eravamo scampati e invece...

Quel fetente di virus intestinale di cui sento parlare ormai da settimane si é impossessato di David, del suo stomaco e intestino per l'esattezza e non resta che attendere il suo decorso.

Ieri sera David ha mangiato poco e male, non é da lui.

Alle due di notte mi ha chiamato disperatamente dal suo lettino. Aveva vomitato piccolino e si é impaurito. L'ho pulito e l'ho messo al letto col papá. Poi ho ripulito la cameretta, ho lasciato la finestra aperta e sono tornata a letto. David ha ripreso sonno verso le tre e mezza, ormai stanchissimo.

Stamattina non ha toccato cibo, solo acqua. Va bene cosí, so che forzarlo non vale la pena.

Ho dovuto portarlo a scuola, non potevo assentarmi dal lavoro. Appena ho detto a Su, l'educatrice : «Sa, oggi David non si sente molto bene», mi ha subito risposto: «Ma come pure lui?». I virus sono virus, c'amma ffà?

Mi auguro solo che passi presto e che non lo debiliti troppo. Nel frattempo e per solidarietá (o per infezione!) mi sento nauseata pure io...

09 settembre 2008

Ormai é certo: i detersivi qua sono pericolosissimi!

Pochi giorni fa raccontavo del mio incontro-scontro con uno sgrassante. Lo sgrassante si è rivelato un'arma mortifera per il mio alluce.

Ieri peró ho scoperto che anche l'ammorbidente che uso é pericoloso, pericolosissimo!

Dopo mesi di ammorbidente al profumo neutro ho deciso di provarne uno che, stando a quello che dice la confezione, é al latte di mandorla e acqua di cocco. In realtá sniffando la confezione sembra tutto meno l'odore della mandorla o del cocco.
Una volta lavati i panni peró te ne accorgi, ah se te ne accorgi! Ieri sera, stendendo i panni, sono rimasta cosí presa dall'odore che da essi si sprigionava che una sola immagine si è fissata nella mia mente: un Bounty accompagnato da un bicchiere di orzata :)
Mo', considerando che praticamente lavo e stendo panni tutti i giorni, cumm' aggia ffá? Mica mi posso scufanare di Bounty?

Se lo sgrassante si é rivelato un pericolo per le dita dei piedi l'ammorbidente é il talebano della linea!!!

E adesso, permettete, mi vado a sniffare la magliettina di David :)

08 settembre 2008

Bolo de Mel do Algarve

Premetto che foto non ce ne sono. Se la vostra intenzione é sbavarvi appresso a una bella torta cambiate blog. La torta ormai é solo un vago ricordo, nel senso che ce la siamo giá fatta fuori!

Io a fare i dolci sono una mezza schiappa. A volte ci riesco, altre no. Finisco per fare sempre gli stessi, ricette collaudate, che quasi sicuramente mi vengono bene.
Ieri peró in un impeto di curiositá culinaria (diciamo pure che mi stavo sbavando sul mio librone di ricette, che non ha neanche una foto, ma ti fa sbavare lo stesso, quando si dice il potere della parola...) ho voluto provare a fare il Bolo de Mel do Algarve (Torta al Miele dell'Algarve).
Siccome mi é piacuto assai, siccome è facilissimo da fare vi invito a provarci (e ad invitarmi a mangiarne una fetta con un bicchierino o due di Marsala, a mó di giudice):

Ingredienti

250 gr. di zucchero
250 gr. di farina
5 uova
300 gr di miele
la buccia di un limone grattuggiata
2 cucchiai di olio evo
un pizzico di chiodi di garofano in polvere (o cannella in alternativa)
un cucchiaino di lievito


Procedimento

Accendete il forno a 180º.
Sbattete le uova con lo zucchero, senza separare i tuorli dall'albume e fino a che si ingrossano.
Aggiungete, un pó alla volta e sempre continuando a sbattere, l'olio, il miele, la buccia grattuggiata del limone e un pizzico di chiodi di garofano in polvere (o cannella se preferite).
A questo punto aggiungete un pó alla volta la farina setacciata con il lievito e continuate a sbattere fino a che il composto risulti ben amalgamato e faccia delle bolle.
Versate il composto in uno stampo per torte imburrato (ideale 26 cm di diametro e 12 cm altezza) e infornate a 180º per circa 40 minuti. Nel mio ce ne sono voluti 50.
Alla ricetta originale ho aggiunto qualche noce sbriciolata nell'impasto e il risultato é stato notevole. Ho spolverato con un pó di zucchero a velo anche se la ricetta originale non parla di copertura.

Faciteme assapé e statemi bene.

05 settembre 2008

Ancora tu

Sempre io. Ne ho fatto un'altra delle mie.

Poco fa sono andata in farmacia a comprare delle caramelle per la tosse (tosse secca da cagnolino).
La farmacista mi fa vedere i vari gusti (menta, limone, ciliegia etc.) ed io vedendo una busta marroncina chiedo alla signora:

Desculpe, estas são de liquiricia?

La signora ovviamente non mi ha capito. Come biasimarla, non si dice liquiricia in portoghese ma alcaçuz.

SOMARA!

PS: Ho comprato quelle di alcaçuz che sono proprio buone, peccato che la tosse mi fa ancora sembrare un cagnolino (e miche sule a tosse, qualcuno direbbe) ...

04 settembre 2008

Lo sgrassatore assassino (ovvero sia come rovinarsi un tête-à-tête)

Ieri sera io e David eravamo soli a casa, il papá fuori per lavoro in quel di Porto.

Avevo organizzato una cenetta, una pasta e fagioli molto sostanziosa (!), una cosa speciale per noi due. Dovete sapere che quando c'é il papá di David il piacere del piatto di pasta e fagioli ce lo concediamo di rado pecché a isse nun ce piace (in realtá ha anche osato dire, a casa di mia mamma, che non gli piace la mozzarella di bufala e pure la provola ha schifato, roba da cacciarlo di casa... portoghese magnate o baccalá oí).

Inutile dire che quando David ha visto il piatto di pasta e fagioli si é illuminato; neanche il tempo di girare un pó la pasta per raffreddarla che lui era giá col cucchiaio in bocca e uno spaghetto ciondolante sul mento. Buona assai la pasta, anche perché erano un paio di mesi che non la facevo e quindi ormai eravamo all'ultimo stadio di saudade.

Dopo la cena con diritto a dessert (gelato alla stracciatella) ho detto al piccirillo: Ué adesso mammá pulisce la cucina e poi gioca con te. Lui non ha battuto ciglio, ha chiesto peró di vedere Cars per la cinquecentomillesima volta e l'ho accontentato.

Rapidamente pulisco la cucina mentre David vede il film.

C'é una parte in questo film che a noi piace troppo, é quella in cui la cinquecento Luigi parla con Saetta Mc Queen tutta esaltata perché pensa che Saetta corre in Formula Uno e conosce le Ferrari.
Il personaggio Luigi, nel film in portoghese, parla con accento italiano, cosa che ovviamente riesco ad imitare alla perfezione, chissá perché...
Quando arriva la parte in cui Luigi dice (in portoghese perché il film lo abbiamo cosí): "Faisca Mc Queen, o mundo vai ter de saber e vai ser o Luigi que o vai anunciar, que o vai gritar, gritaaaar! Conheces muitos Ferrari?" noi due ripetiamo sempre parte, con molta enfasi e trasporto.
Ieri sera il trasporto era tale che, inavvertitamente, ho urtato la bottiglia di sgrassatore che stavo usando per pulire i fornelli. La bottiglia era praticamente nuova. Mi é caduta sull'alluce, con la parte di plastica che spruzza diretta sull'attaccatura dell'unghia.
Una serie di amenitá tipo: ma c' sfaccimme, puozz passá nu guaie & co. sono risuonate nel palazzo... Fortunatamente David era cosí preso da Saetta che non mi ha sentito proprio.

L'alluce mi fa male ancora e lo sgrassatore (di marca spagnola tra l'altro) l'ho confinato in dispensa.
Rimane vivo il ricordo della pasta e fagioli :)

02 settembre 2008

Intermezzo

Sto' stanca

Teng' famme (assaie)

Teng' suonne

Tengo calore

E stamattina mi hanno chiamato Branca de Neve (Biancaneve)

Ma pecché?