31 dicembre 2009

Il parrucchiere del Diavolo!

Diciamoci la veritá, io dal parrucchiere ci vado 2-3 volte l'anno, niente di che. Anzi quest'anno ci sono andata solo 2 volte. Tra il tempo che é poco, i soldi pure, lo scazzo etc. é normale. E poi, avendo cambiato lavoro e lavorando attualmente in un'altra zona di Lisboa sono praticamente rimasta orfana di parrucchiere. E quindi che faccio? Azzardo con quelli in zona per vedere se mi aggradano.

Questa premessa per dire che qualche giorno fa sono entrata in un antro di perdizione! Ed effettivamente mi sono perduta :)
Ho prenotato di mattina per l'una e un quarto. Arrivata all'ora di prenotazione e nonostante ci fossero altre scapigliate sedute in attesa sono stata subito ricevuta. Evidentemente non avevano prenotato.

Mi hanno tolto il cappotto, la borsa, hanno messo tutto in armadio e mi hanno chiesto di accomodarmi per lo shampoo. Non appena seduta la signorina ha premuto un pulsante e la sedia (che a me sembrava normalissima) ha preso vita!

Si é alzata lentamente, si é poi distesa (il tutto con me sopra sbalordita!) e, dulcis in fundo ha iniziato a massaggiare tutto il corpo, dalla testa ai piedi. Tra il massaggio della sedia e il massaggio al cuoio capelluto della signorina che lavava i capelli mi sono completamente rilassata, distesa, praticamente m'aggia addurmute!!!
Quei dieci minuti di rilassamento totale, un'esperienza quasi metafisica, sono stati cosí gradevoli che quando mi hanno scosso per alzarmi (o svegliarmi fate un pó voi...) non volevo separarmi dalla sedia.

Il resto é storia. Mi hanno tagliato i capelli cosí come volevo, messo creme, cremine, protettori etc. Mi hanno asciugato e pettinato esattamente come volevo ed alle 2 in punto ero pronta.
Il tutto senza chiacchiere vane. Non economico, ma neanche troppo caro. Ed ha anche una parte del salone per gli uomini!!!

Rimane solo aggiungere che questo parrucchiere lo vedo tutte le mattina, perché é sulla via del lavoro, il che per me é una tentazione forte, troppo forte!
Ecco perché ho deciso di chiamarlo il Parrucchiere del Diavolo :)

Stasera mi raccomando fate un trenino al suono della musica qui sotto:



Vi auguro un Felice 2010! La salute prima di tutto, per tutti; il lavoro e la tranquillitá.

Ehhhh meu amigo Charlie Brown, Ehhhh meu amigo Charlie Brown!!!! Pepepé!

24 dicembre 2009

FELIZ NATAL!

In portoghese si dice cosí, Feliz Natal.

Non avró il tempo di farvi una visita, seppur virtuale; per cui, da questa mia casa virtuale, vi auguro un Felice Natale, che sia come volete, con chi volete. Ma spero sereno per tutti.

Io mi preparo per andare dai suoceri. Mi aspetta un cenone a base di baccalá. Pancia mia fatti capanna! Capanna? Nooo, fatti resort :)

21 dicembre 2009

Le feste di Natale - parte seconda

Come dicevo qualche post fa la settimana scorsa é stata caratterizzata dalla festa di Natale a scuola di David e da quella aziendale.

Quest'anno a scuola di David hanno esagerato, ma proprio esagerato.
Innanzitutto il "costume di scena" lo abbiamo dovuto preparare noi. Con la scusa del momento genitori-figli, della partecipazione dei genitori nelle attivitá scolastiche, hanno appioppato il lavoro ai genitori. Il risultato é stato che chi ha fatto il costume da palla dell'albero di Natale é stato il papá di David, a David non poteva interessare di meno, neanche se lo voleva provare e abbiamo passato una domenica a fare qualcosa per costrizione. Non so come poi, al momento della recita, ho scoperto che tutti avevano i costumi uguali, meno David (che tra l'altro era pure il piú carino!). Come mai?

Il luogo scelto per la recita é stato un auditorio, abbastanza grande, dove di solito fanno spettacoli. Bimbi della fascia etaria 4 mesi-5 anni si sono ritrovati su un palco troppo grande, con luci in sala spente, senza riuscire a riconoscere i genitori seduti in sala. A me David ha chiesto perché non c'ero, nonostante mi sia dimenata per farmi riconoscere, avendo visto che mi cercava in sala con lo sguardo...

Per caritá i bimbi sono stati dolcissimi, la recita é stata carina. Ma li vedevi alcuni di loro che stavano lí perché ci dovevano stare, ma di cantare o ballare non ne volevano sapere. Si sentivano spaesati. Non perché non volessero farlo, ma perché per loro non era la cornice ideale.

E poi c'é stata una cosa che a me ha fatto letteralmente saltare le staffe e ad una prossima riunione dei genitori non mancheró di farla notare.
Da quando in qua le recite scolastiche dei bimbi sono anche dei genitori? Non perché io ho assistito ad una recita dove la prima, piccola parte, é stata dedicata ai bimbi, fatta dai bimbi e la seconda, troppo grande, troppo noiosa e pure un pó ridicola, é stata fatta dai genitori, con mamme e papá (volontari) che hanno cantato e ballato piú canzoni dei proprio figli.
Una noia esagerata, con i bimbi che stavano lí sul palco a guardare, alcuni che volevano andare al bagno, altri che semplicemente si sono addormentati.
Ma scherziamo? Io non ci volevo credere. Sapevo che alcuni genitori avrebbero cantato una canzone, non pensavo ad uno spettacolo vero e proprio. Io sono andata a vedere mio figlio, i suoi amichetti, non mamme e papá che si dimenano sul palco. Non mi hanno neanche dato il tempo per commuovermi per mio figlio pallina di Natale,perché era tutto troppo ridicolo.
Non c'é che dire mi sono sentita derubata...

Tra l'altro poi la recita l'hanno fatta il giovedí pomeriggio alle 4, quando normalmente tutti lavorano. Io ho dovuto mettere mezza giornata di ferie. Il papá di David non é riuscito a venire. Eppure l'auditorio era pieno di genitori, nonni, zii e cugini. Mi viene da pensare che c'é un discreto numero di persone che non tiene niente da fare...

Passando poi alla festa aziendale. Come avevo giá riferito sono stata a Madrid venerdí. Siamo partiti presto io e il mio collega. C'era un freddo a Madrid! Alcuni colleghi avevano iniziato la festa il giovedí sera e ancora non si erano fermati :)
Ho ricevuto in dono due bottiglie di vino (che sono rimaste lá! sniff) e tre insaccati tipici.
Il pranzo, che si é tenuto in questo ristorante, é stato delizioso, tanti buoni antipasti, una tenerissima bistecca (ottima!) e un giro di dolci vari, pure quelli deliziosi. Abbiamo sorteggiato i regali (che risate!) e poi si é fatta l'ora di partire per me e il collega.
Gli altri sono rimasti lí, noi siamo tornati a Lisbona. A causa del freddo siamo partiti in ritardo, quando finalmente sono arrivata a casa ero distrutta!

Per doverosa cronaca vi informo che ero seduta al tavolo del capo e del collega piú affascinante :)

17 dicembre 2009

Terremoto

Stanotte ha fatto il terremoto; 6.3 della scala Richter. Credo fosse l'una e mezza di mattina.

Ieri a casa ero da sola, o meglio eravamo a casa io e David, suo padre era fuori. Ero a letto, a dormire profondamente.
A un certo punto mi sono svegliata, ho sentito il letto tremare. Avevo cosí tanto sonno che non ho pensato a un terremoto, per lo meno non subito. Sono rimasta a sentire il letto che tremava per qualche secondo, poi ho aperto gli occhi, ho pensato a un terremoto, ho visto il lampadario della mia stanza oscillare.

Fortunatamente non é successo niente, ma io, che ho vissuto il terremoto dell'80 in Irpinia (avevo 5 anni all'epoca) ho il terrore del terremoto.
Speriamo non sia niente, ma ho paura.

16 dicembre 2009

Le feste di Natale

Arriva quel fatidico momento dell'anno in cui si festeggia il Natale alla scuola di David. Quest'anno, nella recita, sará una pallina dell'albero di Natale e canterá una canzone inneggiante "alle palle di cristallo, che se nessuno le appende all'albero cadono sul pavimento e fanno strasshhhhhh!". Che roba é? Nun 'o sacce.

Comunque potrebbe cantare qualsiasi cosa tanto io piangeró lo stesso per l'emozione, mi laveró in lacrime, giá lo so. E faró una bella figuraccia :)
Che faccio, mi porto gli occhiali da sole? Forse...

Venerdí poi arriva il momento della festa di Natale aziendale. Quest'anno, siccome lavoro per un gruppo spagnolo, festeggiamo direttamente a Madrid. Azz! Parto venerdí alle 7:30 e ritorno Venerdí alle 19:30, una toccata e fuga di poche ore, tutta madrilena. Vi devo dire la veritá? Non tengo proprio voglia. Se qua sta facendo freddo lá ha fatto la neve.
Pensandoci bene forse dovrei lavorare per un gruppo brasiliano con sede a Rio :)

15 dicembre 2009

Giusto in tempo

Giusto in tempo per il Natale é arrivato un freddo che gela le ossa!

In fondo in fondo fa freddo pure qua (pochi giorni all'anno peró, eheheh!).

13 dicembre 2009

Ci mancava solo questa!

Grazie al gentile premio di una delle marche con cui il papá di David lavora a casa nostra é sbarcata un'intrusa che, secondo me, mi dará del filo da torcere come mamma e compagna.


É lei:




Azz!

Devo dire peró che il gioco di Cars é molto carino e infatti David se n'é accorto subito :)

10 dicembre 2009

Ecchime!

Scusate la latitanza, ma é un periodo abbastanza indaffarato!

La settimana dopo il mio compleanno sono stata impegnata in una fiera per lavoro. La ditta dove lavoro ha partecipato con uno stand e noi eravamo tutti lí. Tre giorni di gonna e tacco alto, di visite di Clienti e soprattutto del capo-capissimo che sta in Spagna e che per l'occasione ci ha visitato.

Il primo giorno di fiera dovevamo andarlo a prendere all'aereporto io e un collega. Come sapete vivo fuori Lisbona e a Lisbona arrivo in autobus. Quel giorno non potevo proprio fare tardi e ho fatto tutte le preghiere e macumbe del caso perché non succedesse niente. E invece sapete che succede? Una cosa surreale che non posso non raccontare :)

Eravamo in una rotonda molto trafficata. L'autobus sta nella sua corsia e incomincia a fare la rotonda. Si infilza un auto da chissá dove e l'autobus deve frenare. Da questo momento in poi e per circa 500 metri é un escalation di insulti tra conducente dell'autobus e automobilista fino a culminare in una schiocchezza che spero costi cara all'automobilista.
La macchina si mette davanti all'autobus e non lo lascia passare. Avanza, frena, avanza, frena. L'autobus cerca di cambiare corsia e l'automobilista si mette davanti. Avanza, frena, avanza, frena. A questo punto il conducente dell'autobus non ci vede piú, ferma l'autobus in mezzo alla strada (anche perché l'altro deficiente non lo lasciava passare) e gli grida di scendere dalla macchina. Il conducente dell'autobus é un metro e novanta di uomo, spalle larghe, faccia da mastino... Incominciano ad insultarsi proprio lí, in mezzo alla strada, scende anche una passeggera, mia vicina che in un'altra vita di sicuro é stata una pescivendola, che si unisce al coro.
Un autobus pieno di gente, tutti increduli. Io che volevo scendere perché non volevo arrivare tardi all'aereoporto.

Prima che la situazione degenerasse peró all'improvvisso scende dall'autobus un pezzo di donna,
si avvicina all'automobilista, mostrandogli il distintivo e chiedendo i documenti. L'automobilista in questione, che doveva avere si e no 22 anni, quando ha visto l'ispettrice e il distintivo ha capitolato... Stava per provocare un incidente, ha intralciato il traffico per giunta in una zona con molto movimento, ha occupato corsie esclusive dei mezzi pubblici e con un autobus pieno di testimoni e un agente dell'autoritá. Si puó essere piú stupidi e irresponsabili?

Comunque in tutto questo é stato fortunato, il conducente dell' autobus-mastino avrebbe potuto spaccargli la faccia, ma si é trattenuto, era in servizio...

Per la cronaca comunque sono arrivata in orario :)

23 novembre 2009

É nato Stefano!

Alle 4h15 del 23 Novembre é nato il piccolo Stefano, cucciolo della cara Mammamanga!
3,750 kg di amore e un mondo di auguri a tutta la sua famiglia.

Querido Stefano, que a vida te sonria!

22 novembre 2009

Gli auguri di Novembre

Novembre é il mese degli auguri. Anche oggi c'é chi compie gli anni. Si vede che tra febbraio e marzo c'é tanta gente che si dá da fare :)

Augurissimi a Gennaro, quello che io chiamo il fratello acquisito, amico di mio fratello "Tiosauro" fin dalla tenera etá. Mio fratello e l'amico Gennaro sono ormai adulti ma, nella mia testa, rimangono sempre i ragazzi che passavano l'estate col culo sulla bicicletta, che vibravano col Giro e il Tour e col quale mi sono fatta qualche valente abbuffata! Auguri di cuore.

Augurissimi anche a me, che oggi compio 34 anni, e che nonostante qualche inevitabile capello bianco (ahhhhhhhhhh, devo correre dal parrucchiere!) e le rughe, che non sono poi molte, mi sento ancora una ragazza e, grazie a quel chouricinho di mio figlio, a volte anche bambina.

Prosit!

21 novembre 2009

Tanti auguri Bí!

Oggi é il compleanno di quella splendida ragazza che é mia cognata Bí.

Un augurio speciale, con molta, ma molta saudade di tutti voi!

PS: Considerata la mia assenza faciteve na fella e torta anche pé mé :)

16 novembre 2009

É lui o non é lui?

A completare un articolo di Repubblica sull'influenza A e la prevenzione nelle aziende italiane c'era una foto, questa:







Chi sará mai?

Il Primo Ministro portoghese! Che c'azzecca con l'articolo? Boh...

12 novembre 2009

A titolo d'informazione 'ncoppe a st'aereo nun putite fumá!

L'idea (http://viaggi.repubblica.it/notiziario-articolo/attualita/easyjet-vola-in-dialetto/219507 ) a me piace. Arrivi a Napoli e l'hostess/steward ti parla in napoletano con questi risultati:

http://tv.repubblica.it/copertina/i-dialetti-a-bordo-di-easyjet/38998?video

Vi diró, a me piacerebbe un volo intero in napoletano. Ne approfitto per suggerire ad EasyJet di annoverare, tra le pietanze/snack a lauto pagamento a bordo, le sfogliatelle e i babá. Guadagno assicurato, chi puó resistere? Io no, soprattutto con la crisi d'astinenza da paste napoletane che sto attraversando da mesi :)

04 novembre 2009

Quattro anni

Intro

Quattro anni fa, alle nove e mezza del mattino, la mia vita cambió. Poche, pochissime spinte e sei arrivato tu, con il tuo pianto a pieni polmoni, io con le mie lacrime di gioia.
Tutto cambia, é vero, io forse neanche me la ricordo più com'era la mia vita prima di te, ma tu sei la costante della mia vita, sei ció che mi fa battere il cuore, sei il mio figlio adorato.

Auguri!

*******************

Ah che bello, i figli crescono, si spera sempre bene e in salute. David oggi compie quattro anni, prossimamente io ne compiró 34. Lui cresce, si fa un ometto ed io me facce vecchie! Sará l'effetto compleanno del piccolo, sará che ho cercato di ricordare com'erano le cose prima di lui eppure io stamani vedevo in me solo rughe e capelli bianchi!!! Meno male che oggi il barista do coração ne ha fatta una delle sue, mi sono sentita quindicenne in un sol colpo :)

Scappo, oggi pomeriggio sono libera e vado all'asilo a festeggiare con David e i suoi amici.
Non vi preoccupate, mangeró una fetta di torta anche per voi :)

30 ottobre 2009

Il mostro del corridoio e il befano

Oggi all'asilo di David decorre la Festa do Dia das Bruxas, ossia del giorno delle streghe, insomma Halloween.
Negli ultimi 3 o 4 giorni l'ho sentito ripetere che le bruxas (streghe) non esistono, che é a brincar (per scherzare) etc.
Da quello che ho capito a scuola stanno cercando di trasmettere ai piccoli l'idea di esorcizzare le paure. Vorrei tanto che esorcizzassero il mostro del corridoio: ho scoperto infatti di avere un mostro nel corridoio di casa mia (!) e, se non accendo la luce in corridoio, é molto probabile che:

1) Non si va a prendere cibarie nella dispensa (che é in corridoio), i.e. facimme a famme
2) Non si va a dormire (alle camere da letto si accede, ovviamente, dal corridoio...)
3) Non si va al cesso: se per caso scappa ce la teniamo...

Vani sono i miei sforzi di dimostrare che in corridoio non c'é nessun mostro, al massimo la polvere...

A questo punto, caro mostro del corridoio, ti domando:« Perché non te ne vai a casa della vicina e terrorizzi quei due cani scassabicchieri che non fanno altro che abbaiare da mattina a sera?».

Comunque, ritornando alla Festa do Dia das Bruxas, oggi ho mandato David a scuola con un cappello da stregone. Gli ho detto che si deve presentare come David il Befano e stasera a casa deve portare una calza piena di cioccolattini.

Come dite? Manca ancora molto al periodo natalizio? Il giorno della Befana é lontano? Sottigliezze!

22 ottobre 2009

Ho fatto colpo!

La mattina, quando scendo dall'autobus, sono sempre assonnata (autobus=catalessi) quindi la fermata al bar per il caffé é d'obbligo.

Normalmente vado sempre allo stesso bar e bevo sempre e solo caffé che pago 0.60 €. Questa settimana c'é un barista nuovo, che per attaccare bottone nei 5 minuti che passo lí a bere il caffé, si é prodigato in quest'ordine:

1) Lunedí:«Ahi que o verão se acabou menina, já está mais frio (Ah, signorina, l'estate é finita, fa giá piú freddo)» affermazione accompagnata da sguardo lumacone

2) Martedí:«Ahi menina, hoje vem toda molhada! (Ah signorina oggi viene tutta bagnata!)», barista perspicace visto a quell'ora é venuto giú il cielo...

3)Mercoledí: bar pieno, non ha avuto il tempo di dire niente, appena sguardo lumacone

4) Giovedí: oggi ha superato se stesso, prima mi ha fatto un caffé eccellente (dobbiamo dargli merito), poi mi ha offerto un bicchiere d'acqua (sacrilegio, guastare il sapore del caffé, co' bicchiere r'acqua) e poi, al mio gesto di voler pagare i 0.60 € con una banconota da 20 € mi ha detto:«Deixe estar menina, hoje é oferta da casa! (Lasci stare signorina, oggi offre la casa!)», il tutto finalizzato da sguardo lumacone. L'ho ringraziato e lui mi ha risposto con il solito sguardo lumacone augurandomi buona giornata.

La settimana non é ancora finita, chissá domani cosa mi aspetta...

PS: Secondo me "na sporte e maruzze" :)

21 ottobre 2009

La giornata tipo: come si accumula la stanchezza e non si riesce a smaltirla

La mattina mi alzo alle 6:00. Faccio la doccia, poi vado in cucina a prepare il caffé, fare colazione (io), stiro i panni da vestire (la sera quando torno, dopo le incombenze serali, non ne ho voglia), mi vesto, preparo le cose da portare, prendo dal congelatore quello che mi serve per preparare la cena al mio ritorno e poi sveglio David.
Lo lavo, lo vesto, gli preparo la colazione ed esco; suo padre a quell’ora é appena uscito dalla doccia. É il papá che lo lascia a scuola.

Esco di casa alle 7:40, prendo l’autobus delle 7:45 ed alle 8:30 sono a Lisbona (eh giá, nonostante casa mia disti a meno di 20 km da Lisbona, l’autobus ci mette 20 anni a farli…). Bevo il secondo ed ultimo caffé della giornata, prendo la metro e sono al lavoro. Sempre in anticipo, mi piace cosí.

Lavoro per 8 ore al giorno, dalle 9 alle 18, con un’ora per la pausa pranzo, sempre troppo piccola per pranzare e fare un pó di spesa, quindi sono sempre di corsa. Ma fa niente. Al lavoro salto da una lingua all’altra, dal portoghese allo spagnolo, scritto, parlato. Traduco, faccio preventivi, contatti coi clienti o fornitori, rispondo a concorsi, organizzo eventi, etc.

Alle 18:00 esco, corro a prendere la metro. Ho l’autobus alle 18:15, non lo posso perdere.
Di sera l’autobus ci mette sempre un pó di piú, il traffico per entrare nel Ponte Vasco da Gama si muove lento. Arrivo a casa verso le 19:10, giusto in tempo per ricevere David. L’asilo che frequenta me lo consegna a casa a quell’ora, ecco perché non posso perdere l’autobus delle 18:15.

A casa mentre parlo con David per sapere cosa ha fatto a scuola preparo la cena. La prepariamo insieme, a lui piace cosí. Una volta pronta la cena faccio il bagno a David, gli vesto il pigiama, riscaldo la cena e mangiamo, il piú delle volte senza il papá, perché rientra sempre piú tardi.

Dopo cena gioco con David, ci facciamo i grattini, leggiamo una storia o vediamo un documentario (si, gli piacciono i documentari che fa su RTP2 e mi fa sempre un sacco di domande!) per lo meno fino alle 22:00, prima di quell’ora non ne vuole sapere di andare a letto! Laviamo i denti, bacino della buona notte, ricerca esaustiva del pupazzo Leo, che senza Leo non si fa la nanna (e Leo si nasconde sempre, cabrón!) e poi a nanna. Lavo i piatti, riassetto un pó, se ho qualche lavoro di traduzione freelance da fare (ultimamente con piú frequenza) traduco. La immaginate peró la mia luciditá alle 10/11 di sera? Quasi sempre crollo verso le undici e mezza, mezzanotte per poi svegliarmi alle 6:00.

Tralascio le preoccupazioni che mi gravano sulla testa da diverso tempo.

Tralascio i sensi di colpa nei confronti di David.

Tutto questo peró pure ha il suo peso, cosí come le tante altre cose che non ho menzionato.

Cosa voglio dire con ció? Che mi sento un pó stanca.

20 ottobre 2009

Ma si!

L'invidia é una brutta bestia.

E infatti oggi piove a "cantera", piove quello che non é piovuto negli ultimi mesi. Piove, piove, e piove ancora, ed io ho i pantaloni bagnati in ufficio e ammiro il cielo che viene giú!

16 ottobre 2009

25 settembre 2009

Ancora pubblicitá

Non so se in Italia trasmettono questa pubblicitá. L'abbiamo vista pochi giorni fa nella TV portoghese; David ne é rimasto subito rapito.

Non la associa al prodotto. Si diverte appena a ballare come la scatola. Devo ammettere che la scatola ci riesce meglio...

22 settembre 2009

É quasi ora di pranzo. Avete fame?

Volete favorire?




Ah se non ci fosse il cugino fotografo non potrei ricordare il bel riso ai frutti di mare (arroz de marisco) mangiato un paio di settimane fa in una delle nostre gite al mare!

E che dire della sangria?



E la compagnia al mio fianco poi?




Cosa aggiungere?


Eh, ca teng famme!!!

PS: MammaManga, tesoro mio, non lo faccio per cattiveria :)

16 settembre 2009

Ambrogiooooo!

Ve la ricordate la madame della pubblicitá del Ferrero Rocher? Quella che aveva sempre il leggero languorino, quella che, irriducibilmente ed inspiegabilmente ancora oggi, tene sempe famme? Quella che secondo me, nel privato, giocava a master and servant col povero Ambrogio?

Un gestore internet portoghese, Sapo (che in portoghese significa rospo), nella sua piú recente pubblicitá, le ha fatto fare una figura degna di lei:




Peccato solo che alla fine la madame esprima il suo gradimento al Sapo dicendogli:«Altamente Sapo!», segno che si é divertita.

Io, al posto del novelloambrogio Sapo, avrei aperto la porta dell'auto in corsa in prossimitá di un bidone dell'immondizia ed avrei scaraventato la madame fuori mentre, fuggendo, le avrei gridato un'espressione ormai a me molto cara:«Puozz sculááááááááá!».

10 settembre 2009

Meteo

Il tempo in questi giorni é un pó instabile. Ora piove, ora c'é il classico sole che spacca le pietre (da queste parti quelle della calçada). Il caldo continua.

Due albe fa c'é stato un acquazzone verso le 5 del mattino o giú di lí.
L'acquazzone é stato preceduto da una serie di tuoni e fulmini a secco. Tuoni davvero poderosi, tant'é vero che David, che non si sveglia neanche per i fuochi d' artificio di mezzanotte della festa del santo patrono di turno, si é svegliato e mi ha chiamato gridando disperato:«Mammá voglio dormire con te!». A letto si é portato il suo cuscino, l'inseparabile pupazzo Leo (Leo santo subito!) e una miriade di macchinine, gormiti etc. che in men che non si dica mi hanno spodestata dal letto...

Ovviamente David si é riaddormentato subito (meno di nanosecondo), suo padre non si é proprio "scetato" (altro che coma indotto...) ed io sono rimasta con gli occhi sbarrati ad ascoltare i tuoni e a macerare nel terrore che un tuono entrasse in casa come successe ad un vicino di qualche palazzo piú in lá.

In tutto questo mi son persa quell'oretta e mezza di sonno di cui ho taaaanto bisogno e che mi ha fatto addormentare in autobus all'andata e al ritorno.

Spero che i gormiti si siano allontanati dal mio letto (pensavo di averli rimossi tutti ma stamattina ne ho trovati due!) se no stasera faccio una strage !

04 settembre 2009

Le conversazioni pericolose

Questo é il resoconto di una conversazione lusoitaliana svoltasi ieri in cucina mentre la salsiccia arrostiva sulla piastra e l’insalata giaceva languidamente in acqua, nel lavandino, in attesa di essere sciaquata.

Protagonisti: M= Mammá e PCD= Piezz 'e core David

PCD: Mammá

M: Eh...

PCD: Gostava tanto de ter um cão! (Mi piacerebbe tanto avere un cane)

M (rispondendo distrattamente e pensando che deve girare la salsiccia se no si brucia ): Come? Ah si, si, anch’io...

PCD: Mammá

M (istericamente, pensando che si brucia, la salsiccia si brucia!): Eeeeeeh...

PCD: Gostava tanto de ter um mano bebé! (Mi piacerebbe tanto avere un fratellino bebé)

M (non piú distrattamente, in panico e ormai dimentica della salsiccia): AHHHHHHHHHHHHH! AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!AAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!

03 settembre 2009

Rabbrividiamo!

Nello scorso fine settimana sono stata con un'amica che non vedevo da qualche tempo. Era contenta perché era riuscita ad affittare una casa che é sua, ma che per motivi personali ha dovuto lasciare.

Parlandomi dei nuovi inquilini mi ha detto che la donna le ispira fiducia, persona seria e lavoratrice. Il marito di lei peró é un incubo. E con incubo intento un distillato di maschilismo puro elevato all'ennesima potenza grazie a un figlio di sette anni che, vedendo la madre pronta per uscire, vestita con short e maglietta ha sentenziato:«Ma dove pensi di andare conciata cosí?». La mia amica era presente, ha visto una donna normalissima (per intenderci nessun zoccola-style). Il marito ha poi detto alla mia amica:«Sa, bisogna controllarla e quando non ci sono io a questo servono i figli».

E io che pensavo che i figli fossero piezz 'e core...

31 agosto 2009

Choriamo!

Chorar in portoghese significa piangere.

Choriamo, il lusoitalianismo coniato per l'occasione, vuole indicare che sto "chorando baba e ranho" (letteralmente, piangendo bava e mocciolo) perché da oggi sono di ritorno al lavoro...

Il problema non é il lavoro, ma il fatto che dovró passare meno tempo con David.

Stamattina non immaginate che facce appese avevamo tutti e due.

19 agosto 2009

Street View

Finalmente Lisbona é sullo Street View del Google Maps! Fatevi un giretto :)

A proposito c'é anche Porto per gli interessati.

Qualche settimana fa avevo visto la macchina di Google Maps aggirarsi nei paraggi del lavoro. Il risultato? Eccolo qua:


Chi sará mai?!?


18 agosto 2009

E.T.

Una domanda: ma voi quando eravate piccoli ve lo siete fatto un pianto vedendo il film E.T.?
La scena finale, quando il bimbo Elliott dice addio ad E.T. é qualcosa di commovente.

La settimana scorsa, vagando per la FNAC, ho trovato un'edizione da collezionista di E.T. che ho regalato a David. Lo abbiamo visto insieme stamattina e alla fine gli occhi brillavano a tutte e due.
C'é da aggiungere che lo abbiamo visto in inglese il che peró non ha impedito a David di capire il film e di commuoversi.

In questo momento peró mi commuovo al profumo dei peperoni imbottiti di riso al forno che si sente in tutta la casa (aggiungerei in tutta la palazzina!). Il pranzo é pronto, volete favorire?

14 agosto 2009

Si schiatta

Si schiatta dal caldo. Da Lunedí scorso sta facendo un caldo pazzesco, esagerato, soffocante. Sono un bagno di sudore permanente. Vorrei una doccia portatile da usare all'occorrenza!

C'é di buono peró che dalle 18h00 in punto saró in ferie e, pur non avendo soldi per spostarmi me le godró al meglio, privilegiando mio figlio e il riposo! D'altronde il semplice fatto di non doversi alzare con le galline é di per se una goduria immensa!!!

Manca meno di un'ora...

13 agosto 2009

Cosí cantava

Amália Rodrigues, la diva del fado, cantava cosí:

http://www.youtube.com/watch?v=zsEypG6VDPQ

Purtroppo non posso incorporare questo video :(

Il progetto Amália Hoje ha riletto questo fado in chiave pop, cosí:



Amália é una delle ragioni (e sono molte!) del mio amore per il Portogallo.

E per concludere la dedico a Mamma Manga e al suo bel pancino luso-abitato :)

11 agosto 2009

Telefonate interrotte

Qualcuno mi sa spiegare perché un papá dovrebbe interrompere la giá breve telefonata della mamma al figlio mentre il figlioletto sta facendo una domanda?
Che fretta c'é? Va bene che avete in programma la gita in spiaggia, ma, suvvia, la spiaggia non fugge e tu, papá, sei in ferie. E poi io ero al lavoro. E poi ho telefonato io...

Neanche il tempo di scambiarci un bacino ci ha dato.

E ancora mi domando perché, anche quando non sono con lui, nel momento del bisogno, cerca sempre la mamma e non il papá.

Ma vaf.... per questa ed altre, e di piú non aggiungo, se no divento un fiume in piena.

31 luglio 2009

Perdizione e rigatoni al sugo

Rigatoni al sugo:

Qualche giorno fa, con più precisione domenica scorsa a cena, ho preparato rigatoni al sugo.
Dopo una giornata intensa passata in un parco acquatico dove David ha dimostrato di essere mooolto meno fifone della mamma (eh, mica ci vuole assai...) é stato il piatto giusto per recuperare le forze. Ma non solo.
David infatti, con la bocca piena di rigatoni, baffetti al sugo e faccia di soddisfazione mi ha ringraziato per il "delicioso" piatto di pasta. Cito testualmente:«Mammá, 'sta delicioso!».

Perdizione:

Sto cercando di resistere al mercatino che si tiene periodicamente nella Gare do Oriente, stazione che frequento tutti i giorni, passaggio obbligato quindi.
É troppo difficile peró, troppe collanine, troppi anelli, troppe cianfrusaglie! Ho giá fatto spese due volte questa settimana. Se non mi fermo spendo tutto lo stipendio, é una perdizione!
Parola d'ordine: resistere!

Non prima peró di aver comprato una casacca per David che ho visto ieri, di sfuggita :)

27 luglio 2009

As melhoras para Felipe Massa

Mi sono impressionata non poco a vedere le immagini dello schianto della Ferrari di Felipe Massa.

Mi auguro che le sue condizioni migliorino presto.

Força Felipe!

21 luglio 2009

Sorriso


Non sia mai che non facciamo vedere tutti i dentini eh!
Qualche giorno fa siamo stati al mare e, grazie al "fotoreportage" di un cugino (si, si proprio il fortunato che é stato a Bologna!) abbiamo delle bellissime foto di David di cui queste tre sono un piccolo assaggio.
Sono fortunata a poter vedere questo sorriso tutti i giorni, tranne quando si "sceta stuorto", in quei casi non c'é smorfia che tenga, é uno scassabicchieri all'ennesima potenza.
Direte:«Peró, a guardare le foto non sembra».
Vi rispondo:«Eh, vi sta facendo fessi pure a voi!»...

17 luglio 2009

Si mangia divinamente

Un nostro cugino portoghese, omonimo di mio figlio, é stato a Bologna per lavoro in questi giorni.
Ovviamente mi sono subito impicciata e gli ho chiesto come fosse andata, cosa avesse visto etc.

Tra le tante cose é rimasto affascinato, direi rapito dalla cucina. Ha detto di aver mangiato divinamente e soprattutto ha detto di aver mangiato la migliore pasta di tutta la sua vita.

Con somma invidia rispondo:»E ti credo!!!».

13 luglio 2009

Ma si puó fare?

Ma si puó fare che dieci giorni fa sono stata stesa da una tonsillite fulminante che mi ha obbligato a "fuggire" dal lavoro a mezza mattinata e a correre dal medico, che mi ha fatto fare un ciclo di antibiotici che é finito 3 giorni fa ed oggi sto un'altra volta con la gola gonfia e dolorante?

Se po' fa?!? Evidentemente yes we can!

Puozz sculá...

25 giugno 2009

Troppo stanca

Mi sento stanca, una stanchezza che pesa, accumulata durante mesi, anni e alla quale non ho ancora dato riposo.

Vorrei fermarmi, fare quello che mi piace. Due lussi che non posso permettermi.

12 giugno 2009

Shhhushhhhh! Non lo dite a nessuno...

Dopo due giorni di riposo, ossia mercoledí e giovedí causa festivitá nazionali e religiose, oggi ovviamente sono al lavoro (fare ponte di questi tempi é un lusso!).

Cose negative: l'asilo di David é chiuso. Approfittando delle ferie di quasi tutti i bimbi della scuola hanno deciso di chiudere oggi per disinfestazione. Il papá non puó tenerlo, la nonna portoghese latita...

Cose positive: siccome sono l'unica triste al lavoro significa che son sola soletta, significa che David oggi mi fa compagnia :)
Significa che tra poco andremo a pranzo fuori tutti e due, in un centro commerciale che c'é qui vicino e ne approfitteremo per comprare un cappellino nuovo e un paio di occhiali da sole :)

Mi raccomando peró shhhhhhushhhhhh! Non lo dite a nessuno...

02 giugno 2009

Mais uma para a colecção!

Ovvero sia "una in più da aggiungere alla collezione". A cosa mi riferisco? Ma alle figure di pupú ovviamente.

La settimana scorsa ero molto stanca. Tra casa, lavoro e un lavoretto extra di traduzione che ho accettato di fare (peraltro pallosissimo e che ancora non mi é stato pagato... sgrunt!) e che mi ha fatto tirare fino alle 2 di mattina, con sveglia irrimediabilmente alle 6 per tutta la settimana, mi sentivo uno zombie. E soprattutto con un sonno, ma un sonno che non ho ancora effettivamente recuperato.

Como ho giá riferito in altri post vado al lavoro in autobus; l'autobus attraversa il Ponte Vasco da Gama, ve lo avevo giá riferito no? No? E mo 'o sapite!

Qualche giorno fa, tramortita dalla stanchezza, dal sole a battermi in pieno viso e dal rumore dell'autobus (per l'occasione e a causa di un'avaria del mezzo abituale ho viaggiato su un residuato bellico che secondo me s'arricorde a Salazar!) mi sono addormentata prima di entrare nel Ponte.
Un sonno profondo che é durato tutto il viaggio che a me é parso trascorrere in un tempo infinito (che in realtá é durato appena 40 minuti...) e dal quale sono riemersa grazie ad una passeggera, mia vicina, che accortasi che stavo per perdere la fermata mi gridato all'orecchio, stile venditrice di pesce del Mercado da Ribeira:«Ohhhhhhhhhhhhhh, viziiiiiiiinhaaaaaaaaaaaaaaaaa, esta não é a sua paragem???», ovvero sia "Oh vicina, ma questa non é la sua fermata?".

Ovvio che se non stessi dormendo la reazione sarebbe stata abbastanza compassata. In quel momento peró ero in coma e quindi sono balzata sul posto, con la faccia stralunata, rispondendo al grido con un più cavernicolo:«Uh que?!?» afferrando le mie borse, dizionario ciclopico che quel giorno mi accompagnava e giacca e sono uscita dall'autobus tra l'ilaritá delle due ultime signore presenti che sono poi quelle di cui ho giá parlato qualche post fa.

E termino questo post dicendo che quel giorno non so proprio come mi sono ritrovata in casa, non ricordo di aver fatto il tragitto dalla fermata al salotto di casa mia.

La stanchezza gioca brutti scherzi e fa fare anche delle belle figure...

PS: Adesso tutti i giorni la mia vicina, che non é proprio vicina ma abita qualche palazzo piú in lá controlla se sono sveglia quando arriviamo in zona fermata.

20 maggio 2009

TioSaurio, quello zio che aggiusta tutto

Qualche mese fa David ruppe il dvd di uno dei suoi film preferiti, Il Re Leone. Quando successe si sciolse in un mare di lacrime.

Per calmarlo gli dissi:«Non ti preoccupare, domani parliamo con TioSaurio (chiama cosí mio fratello più giovane, suo zio) e vediamo se riesce ad arrangiarlo». Ora, dovete sapere che la parola arranjar in portoghese oltre ad indicare il termine trovare, cercare etc., significa pure aggiustare.
Adesso, quando si rompe qualcosa in casa, qualsiasi cosa sia, anche fosse un piatto o un bicchiere dice che bisogna parlare con TioSaurio per arranja-lo, ossia aggiustarlo.

Questo post é dedicato a mio fratello piú piccolo, che tanto piccolo non é più, che in questi anni si é dimostrato responsabile e presente, che il nipote chiama TioSaurio, manco fosse un dinosauro :), di cui David dice che ha molta barba e molti capelli.

Domani per TioSaurio e tutti quelli che gli vogliono bene é un gran giorno, il giorno della laurea, una gioia grande per lui, a premiare i suoi sforzi, e per noi che gli vogliamo bene.

TioSaurio auguri. Vai e distruggili :)

14 aprile 2009

Piove

Oggi piove a dirotto. La pioggia trasforma le cose, le persone. L'aria che si respira, umida e triste, compenetra l'anima.

Lo sapete, é dall'inizio dell'anno che una serie di cose meno positive mi hanno travolta. E poi, le notizie che arrivano dall'Italia, pubbliche e private, mi incupiscono ancor di più.

In tutto questo fango cerco di muovermi, di cadere il meno possibile. Ma é dura. Ed anche le cose positive intorno a me perdono il sapore che dovrebbero avere. Ed io mi sento ingrata, perché dovrei essere felice per ció che di buono c'é nella mia vita e in me (mio figlio, il nuovo lavoro, la salute di cui godiamo per fortuna).
Sto attraversando una fase meno buona, in cui le cose positive fortunatamente leniscono.

Prenderó una breve pausa dal blog. Di cose da raccontare ne avrei tante, per esempio la mia breve trasferta a Madrid della settimana scorsa con annesso e connesso "lavaggio della vista" (intellegenti pauca), o aneddoti legati a David che durante la Pasqua ha fatto morire dal ridere una casa piena di gente, di un riso quasi isterico (con David si va sempre sul sicuro).
Eppure la voglia mi manca. Attendo il risolversi di alcune questioni che mi pesano.
Attendo giorni migliori, che devono venire, pecché io, quasi quasi, nun ciá facce cchiú...

09 aprile 2009

Impotenti

Le terribili notizie che arrivano dall'Abbruzzo lasciano un senso di prostrazione difficile da gestire.

Per esperienza (nonostante avessi 5 anni nell'80 ricordo perfettamente il terrore, un trauma mai superato) so quale sia la sofferenza delle persone colpite da questa tragedia.

Tanta solidarietá a tutte le persone colpite da questa tragedia e un augurio affinché la situazione si stabilizzi velocemente e il trauma sia, in qualche modo, superato.

A Marianna, Luigi e alla piccola Federica: coraggio, andrá tutto bene.

30 marzo 2009

Autobus

Uno dei vantaggi del nuovo lavoro é la possibilitá di utilizzare i mezzi pubblici tutti i giorni, nella fattispecie l'autobus che partindo da casa mia (5 minuti a piedi) arriva fino all'ufficio (meno di 10 minuti a piedi o in alternativa metró che ha la fermata a 30 metri dall'ufficio).

Ovvio che spostandomi cosí mi viene servita su un piatto d'argento la possibilitá di osservare i tipi umani che si spostano con i mezzi pubblici. E che tipi!
Ci sono due signore sulla cinquantina che prendono l'autobus alla mia stessa fermata. Signore frizzanti, con la parlantina sciolta ed una lingua tagliente che non risparmia nessun conducente di autobus.
In questi giorni peró mi é capitato di viaggiare su un autobus il cui conducente é peggio delle due signore. Ma peggio assai.
Ne seguono diatribe varie sui temi più vasti (lo stato, le tasse, i ragazzini che a scuola non ci vogliono andare, il Benfica, i soldi che non bastano mai etc.).
Il tutto con molto umorismo, molta sagacitá e nu poche e malalingua :)

Adesso, vi prego, immaginate questa scena. Venerdí scorso, tutti in attesa del week end: entro nell'autobus, saluto e mi siedo. Il conducente, rivolto alle due signore esclama:«É sexta-feira (É venerdí)!» ed alza il volume della radio (viaggio in un autobus con radio, un lusso!) mentre stava andando in onda questa canzone:




Delirio in autobus tra i cinquantenni ed io ho cominciato il venerdí tra le risate.

Nce vò, si, nce vò!

PS: Ma come si fa a non ballare??!?

24 marzo 2009

Di corsa

Velocissimamente vi aggiorno sul nuovo lavoro, che procede bene. In questi due giorni mi é sembrato di vivere in un paese straniero avendo messo a frutto le mie conoscenze arruginite di spagnolo.
Per il momento bilancio positivo e, stanchezza a parte, sono soddisfatta.

Scappo, ho bisogno di dormire, vi abbraccio tutti!

20 marzo 2009

Maledetta crisi

Oggi é il mio ultimo giorno di lavoro presso la ditta in cui ho lavorato negli ultimi nove anni.
Perché? Perché c'é la crisi, perché il mio stipendio non puó più essere assicurato e quindi, prima di essere licenziata, ho dovuto cercato un'alternativa.

Mammamanga lo sa, sono da mesi alla ricerca. Mesi caratterizzati da una precarietá finanziaria di fondo, da tanti colloqui, da tanti rifiuti, da tante illusioni che poi non si sono materializzate. E nel frattempo continuando a fare il mio lavoro con lo stesso impegno, lo stesso gusto degli ultimi nove anni.
Vedete io sono una persona fortunata. Ho incominciato a lavorare in un progetto che mi ha totalmente assorbita, in cui ho iniettato il mio tempo, il mio impegno, la mia dedizione. Tutti i giorni ho continuato a fare un lavoro che mi piace e, nonostante i problemi e gli ostacoli incontrati per il cammino, non ho mai perso il gusto di fare il mio lavoro. Ho imparato tanto e ho scoperto di saper fare altre cose oltre a studiare. Ho conosciuto colleghi con cui ho lavorato prevalentemente bene ed ho imparato a distinguere un buon professionista da chi non lo é, indipendentemente dalle mansioni che svolge.
Lascio il mio posto per necessitá, per dare respiro finanziario alla ditta in cui ho lavorato (una persona in meno é uno stipendio in meno, sono meno tasse, meno spese, meno, meno, meno!) non per volontá, non perché non mi trovassi bene. Ho avuto la fortuna di essere tra quelle persone che al lavoro ci va con piacere. Spero che con questo sollievo finanziario e con altri accorgimenti in materia la ditta sopravviva a questi venti maligni che soffiano e si mantenga in piedi.

Come dicevo comunque ho cercato un'alternativa e sono stata molto fortunata perché, in un momento critico come quello in cui viviamo, sono riuscita a trovare innanzitutto un lavoro e che rispecchia, poi, quello che ho fatto negli ultimi anni, ma in un'area completamente nuova per me, il che mi permetterá di imparare.
É una sfida e come tale la affronteró.

Vorrei leggere il futuro, vorrei sapere se tra un anno, due, chissá, saró ancora in grado di dirmi soddisfatta del mio lavoro.

Di certo una cosa é sicura, miglioreró molto il mio spagnolo perché la ditta é spagnola :)

Buon fine settimana, io finisco di organizzare le ultime cose.

18 marzo 2009

Dicono che sia in arrivo la pioggia

Da venerdí prossimo torna la pioggia ad interrompere questo tempo ameno che ci regala oggi (come del resto negli ultimi 10 giorni), in Portogallo Continentale, le seguenti temperature:

PORTO 26º
LISBONA 24º
FARO 22º

C'é il sole, un pó di vento e il cielo limpido. Un tempo insomma che non aiuta la voglia di lavorare :)

Ieri sera sono tornata a casa con un mal di testa terribile e mi sono distesa sul divano per qualche minuto. Mi sono addormentata e risvegliata subito o almeno cosí credevo perché in realtá sono passati tre quarti d'ora e al risveglio era tutto pronto in tavola. Per la serie "duorme e nun capisce niente".

Ovvio che la cena a base di pollo arrosto (delizioso tra l'altro) l'ha fornita il Sig. Carlos, il proprietario del ristorante di fronte casa nostra, comunque non mi lamento proprio, anzi.
Ho poi capito che il mal di testa era il risultato di una giornata pesante e della fame che ho lautamente soddisfatta avventandomi sul pollo del Sig. Carlos, che tra l'altro ha anche migliorato la ricetta del suo pollo.

Sig. Carlos santo subito!

16 marzo 2009

Cos'hai in bocca?!?

Ieri pomeriggio David giocava allegramente nel cortile della nonna portoghese in Alentejo. Ha sfiancato me, la nonna e la bisnonna e lui ha continuato a giocare lamentandosi della nostra "moscitudine". Figuratevi che mi ha battutto in una gara di bicicletta...
Rivoglio i mei tre anni!!!

A un certo punto l'ho visto con la bocca chiusa e rigonfia, come se avesse messo qualcosa in bocca. Io, ovviamente giá in panico da strangolamento (e cumme si fataliste!), mi sono affrettata a chiedergli cosa avesse in bocca, pronta ad infilargli due dita in gola e strappargli l'oggetto improprio.

Glielo chiedo una prima volta.
Glielo chiedo una seconda volta.
Glielo chiedo una terza, e lui sempre con la bocca chiusa e rigonfia.

Mamma, nonna e bisnonna in panico.

Lui se la ride e fa:« A lingua!» e mostra la lingua arrotolata!!!

Ho detto tutto.


PS: Oggi sono previsti 29º, praticamente estate; la primavera si é scordata di passare da queste parti...

13 marzo 2009

Dal fruttivendolo

Ieri ho approfittato del pomeriggio libero per andare a spasso in paese con David (e si perché in pratica, nonostante la vicinanza a Lisbona, io abito in un paesino) e per andare dal fruttivendolo.

Dovete sapere che qui sta facendo molto caldo. Praticamente primavera inoltrata, infatti ci sono temperature massime di 25º, 26º, anche 27º!
Ieri dal fruttivendolo ho visto delle belle fragole rosse e ne ho approfittato per sentire ancora di più il sapore della primavera.

Trattandosi di un fruttivendolo di paese é ovvio che, oltre ai clienti, ci siano anche persone che stanno lá per chiacchierare, per far passare il tempo e per inciuciare.
Ieri, oltre alla proprietaria del negozio, c'erano due signore sulla sessantina che hanno attaccato bottone con David. Gli hanno chiesto se a lui piacessero le fragole e lui con ferma convinzione, ha detto:« No!», anche se in realtá le mangia.

Non soddisfatte le due signore gli hanno chiesto allora cosa gli piacesse. E lui, contentissimo, ha risposto:«Spaguette (lusoitalianismo risultante dalla fusione dell'italiano spaghetti col portoghese esparguete) con sciscia (che é come lui e tutti i bimbi chiamano la carne in portoghese)!».

Ovvio no?

11 marzo 2009

04 marzo 2009

Per ridere

Questa l'ho sentita oggi alla radio, mentre venivo al lavoro.

É di dominio pubblico il fatto che Madonna ha adottato un nuovo bambino. Ah no, scusate, mi sono confusa a causa dell'etá del pupillo. Si tratta del nuovo fidanzato che, ovviamente (!) di nome fa Jesus (l'avrá fatto apposta?).

Oggi informavano alla radio che i due hanno litigato. Il litigio peró é durato poco perché Madonna gli ha subito dato il ciuccio :)

26 febbraio 2009

Piacevoli sorprese

Sono stata un pó raffreddata negli ultimi giorni, il Carnevale comunque é andato bene, la lasagna era ottima (che abbuffata!) e le polpette pure. Appena possibile pubblico qualche foto del piccolo leopardo anche se si tratterá di un déjà vu .

Sabato scorso sono stata in un supermercato dove non vado mai (o quasi mai) per questioni logistiche (troppo lontano per fare la solita spesa). In realtá non ci ero andata apposta per fare la spesa, ma giá che c'ero...

Si tratta di un supermercato del gruppo Auchan che, qui in Portogallo, si chiama Jumbo.
Appena entrata ho capito subito perché non ci vado. Troppa gente, troppa confusione, prodotti disposti con poco criterio e non facili da trovare. Avevo bisogno di poche cose eppure ci ho impiegato tanto, davvero troppo, per trovarle. Il che, nonostante tutto, é stato un bene. E sapete perché? Girando tra gli scaffali alla ricerca delle cose della mia lista mi sono imbattuta in uno scaffale pieno di formati di pasta che qui non é facile trovare. Oltre a spaghetti, rigatoni, farfalle, penne e poco più non c'é nei negozi.
Trovare quindi orecchiette, cavatielli, calamarata, conchiglioni da fare ripieni e casarecce (e forse anche qualche formato in più che mi é sfuggito!) é stata una piacevolissima sorpresa e ne ho approfittato per fare la scorta.

David era con me; appena entrato non ha fatto altro che ripetere:«Mamma, biscotti al cioccolato!». Quando siamo arrivati al reparto pasta peró si é dimenticato completamente dei biscotti ed ha afferrato un pacco di conchiglioni trionfante!

Adesso non mi resta che prepararli ripieni :)

20 febbraio 2009

Carnevale

David si é mascherato da leopardo anche quest'anno. La maschera gli serviva (l'anno scorso era un pó grande per lui), a lui piace tantissimo (gli permette di impersonare il suo pupazzetto della nanna, Leo, un leopardo appunto) e poi bisogna risparmiare.

Stamattina, di tutto punto vestito, con nasino e baffetti da leopardo, si é presentato all'asilo per la festa di Carnevale che contempla, tra l'altro, anche un piccolo corteo per le strade nei pressi dell'asilo. L'asilo di David é proprio di fronte a dove lavoro, quindi ho potuto godermi il corteo, anche se in modo discreto. Infatti se David mi vede non ne vuole sapere di tornare in classe, entra in modo Mario Merola e nessuno lo ferma :)
Un tripudio di principesse, fatine, ballerine, pirati, uomo ragno, mr. incredibile etc. che si sono fatti sentire in tutto il quartiere!!!

Il Carnevale in Portogallo é molto festeggiato. Ci sono alcune zone poi dove il Carnevale é caratterizzato da manifestazioni peculiari o da sfilate di carri allegorici.

A casa mia quest'anno il Carnevale significherá lasagne e polpette di carne. Sembrerá quasi di essere a casa, non fosse per il vinello portoghese che allieterá il pasto :)

17 febbraio 2009

Ode al pão alentejano

L'Alentejo é una regione del Portogallo (http://it.wikipedia.org/wiki/Alentejo). É la regione dei miei suoceri (mio figlio é in parte alentejano), quella che conosco meglio e che più amo.

Una regione costellata di bellezze naturali ed architettoniche, fatta di contrasti (si va dalla Costa Vicentina alle pianure del Baixo Alentejo) ed abitata da genti accoglienti e radicate nelle loro tradizioni. Parlano un portoghese con cadenza propria, molto simpatica, che io ho assimilato e che uso automaticamente quando parlo con alentejanos.
Per qualche immagine e notizia ho trovato questi link in italiano:


Inutile dire che vi consiglio un viaggio in Portogallo e in particolar modo in questa regione che é un'autentica caixinha de surpresas (scatola di sorprese).

La gastronomia alentejana é degna di nota. Alla sua base ci sono il maiale, declinato in tutte le sue forme ed il pane o meglio dicasi pão alentejano, dalla caratteristica forma che potete vedere nelle foto:



Il pão alentejano é buono da solo appena uscito dal forno, é buono col formaggio, con gli enchidos (gli insaccati), con la nutella. É ottimo da tostare in uno dei tanti camini che riscaldano ogni casa alentejana che si rispetti e da spalmare di burro, é ottimo per fare fatias douradas, per fare toast di ogni tipo, é l'ingrediente principali di piatti come migas, açorda, ensopado, gaspacho, tutti della tradizione gastronomica alentejana.
Gli alentejanos mangiano tutto col pane, anche l'anguria, il melone o la buccia d'arancia. Il pão alentejano insomma é re sulle tavole di questa regione. Anche a casa mia é re. Ogni volta che lo trovo lo compro.
Stasera, per esempio, prevedo una cena rapida a base di toast. Torneró un pó tardi e mi "accontenteró" di un toast fusion con pão alentejano, queijo flamengo, mortadella e zucchine alla griglia avanzate ieri. Una cosa leggera (!) dall'impronta lusoitaliana.
Adesso che ci penso poco fa ho comprato i friarielli. Sarebbe un peccato non farli incontrare col pão alentejano ...

NOTA: la foto del pane l'ho scattata ieri sera, i link ad alcune immagini di piatti tipici etc. sono stati pescati nella rete


16 febbraio 2009

Dentista

Il tempo fuori migliora. Gli ultimi quattro giorni sono stati primaverili e penso che ormai il freddo e la pioggia siano archivati (per lo meno freddo e pioggia costanti!). Era da tanto che non assaporavo belle giornate di sole che mi era quasi dimenticata di come fosse bello l'azzurro del cielo portoghese.

L'umore non sempre é dei migliori, cerco di far buon viso a cattivo gioco e aspetto che le cose migliorino o, quanto meno, non peggiorino. Ultimamente una serie di notizie negative, di avvenimenti tristi, preoccupanti e un'incertezza di fondo che accompagna le mie giornate mi stanno consumando l'allegria.

Stamattina mi sono alzata col mal di denti. La cosa strana é che mi fa male un molare che é stato devitalizzato due anni fa. Dovró andare dal dentista. Ecco, la parola dentista é una di quelle che vorrei non constassero nel mio dizionario. In qualsiasi lingua la pronunci/scriva/pensi mi fa sempre lo stesso effetto: un brivido di terrore lungo la schiena!

09 febbraio 2009

Depressa*

Anche oggi di fretta, devo consegnare un lavoro domani (una traduzione), mi devo concentrare e soprattutto darmi una mossa (te vuó spicciá?!).

La riunione dei genitori all'asilo di David é stata tranquilla, forse perché alcuni genitori non erano presenti (quelli più scoccianti insomma) o forse perché l'educatrice doveva andare a cena fuori col fidanzato (addirittura si é presentata con vestitino e tacco a spillo!) o ancora perché la classe di David é cosí BBB, bella buona e brava, che non c'é da perder troppo tempo.
La sorpresa più bella é stata un vassoio di biscotti alla cannella che i piccoli hanno preparato, insieme all'educatrice, per i genitori in visita. I biscottini erano un pó duretti, ma fatti con tanto amore!

Piove. Piove fuori e dentro. La primavera, prima o poi, si occuperá del maltempo fuori. Di quello dentro ci sto provando io, ma mi sento un pó in bilico. Succede cosí quando alcune certezze vanno in frantumi.

Scappo, la mia coscienza mi sta gridando: «Vai a faticá!» :)

* NOTA COL SENNO DI POI: Col titolo non voglio dire che sono depressa (anche se alcune affermazioni potrebbero far pensare il contrario) ma che vado di fretta. Depressa in portoghese significa appunto "di fretta, rapidamente etc."

04 febbraio 2009

Il tempaccio continua

No, no, non sono stata sepolta dai panni da stirare come si potrebbe pensare vista la conclusione dell'ultimo post. Sono stata solo in altre faccende affaccendata.

Il cattivo tempo continua, c'é vento forte oggi e a tratti piove a catinelle. Poco fa sono uscita per una commissione e ad un certo punto il cielo é venuto giù. Fortunatamente mi sono riparata in un portone prima dell'ennesima rottura d'ombrello; c'é stato peró un signore anziano che nella fretta di correre a ripararsi, con l'ombrello ormai sfasciato, é scivolato e non riusciva più a rialzarsi. Lo abbiamo aiutato io ed un passante, mi é sembrato che si fosse fatto male alla mano (rossa e gonfia), ma non ha voluto sentire ragione né ulteriore aiuto. Chissá come sta.

Ieri ero in autobus con David per tornare a casa. La ditta che effettua il servizio nella mia zona ha il terminale presso la stazione di Campo Grande. Campo Grande a Lisbona non é solo una stazione della metropolitana, ma é il terminale di molte ditte di trasporto passeggeri (autobus) che lí hanno le sue fermate.
Diciamocelo pure una fermata ufficiale ce l'hanno tutti gli autobus, meno quelli che servono la mia zona quindi il più delle volte me li devo andare a cercare nel piazzale della stazione. Che poi, voglio dire, hanno avuto il coraggio di mettere un autobus alle 17h30, uno alle 18h15 seguito immediatamente da uno alle 18h30 (un quarto d'ora di differenza!) che se lo perdi devi aspettare le 20h00 (un'ora e mezza di differenza!!!). Ma chi li fa questi orari?

Comunque ieri riuscimmo a prendere quello delle 18h30 ed ebbi modo di constatare la destrezza del conducente. A quell'ora Campo Grande é un groviglio di autobus, taxi e persone. Lo spazio di manovra non é molto ampio e all'ora di punta le manovre sono molto più difficili.
Il conducente di ieri peró si é divincolato con estrema destrezza tra gli altri autobus aggrovigliati, ha scansato persone che si lanciavano in fretta e furia su strisce pedonali e non ed ha imboccato la Segunda Circular in direzione al Ponte Vasco da Gama con una facilitá di slalom che mi ha fatto esclamare:«Uá, sono in presenza dell'Alberto Tomba degli autobus!».

Domani pomeriggio é la riunione genitori-scuola all'asilo di David. Memore della riunione di inizio anno scolastico spero di averne delle belle da raccontare :)

30 gennaio 2009

Tempaccio

Sono settimane, azzarderei mesi, che il tempo qui é una schifezza. Piove giorno si, giorno si, al centro-nord ha fatto la neve, da due settimane soffia un vento freddo che ti congela le ossa. Insomma siamo ai Caraibi, vado a farmi un bagno!
E io che più volte mi sono vantata su questo blog del tempo ameno di cui gode il Portogallo. Mai troppo freddo, mai troppa pioggia, neve che neanche sanno cosa sia, temperature che anche d' inverno superano i 15º, a volte pure i 20º (si, credetemi, mi é giá capitato molte volte, di girare a maniche corte a Febbraio).
A quanto pare peró mi ero illusa. O forse negli ultimi quasi nove anni di permanenza in Portogallo ho dormito con la "zizza mmocca". Infatti da piú parti mi hanno confermato che il tempo d'inverno anche qui é fatto di pioggia prolungata, neve e pure freddo. Dove ho vissuto sino ad'ora?

Il fine settimana ha un sapore un pó amaro. Il maltempo previsto certo, ma anche il fatto che ho saputo che alcune cose a cui tenevo non si sono concretizzate. Si vede che non era destino oppure sono io che non sono abbastanza adeguata. Voglio propendere per la prima ipotesi.
E poi oggi la signora che di tanto in tanto va a lavorare a casa mia aiutandomi nelle faccende (i.e. stirando i panni) non si é sentita molto bene quindi il lavoro é saltato alla prossima settimana. Sapete cosa vuol dire questo? Mammamanga mi rivolgo a te in particolare, te lo stai giá immaginando il mio fine settimana? Si, hai dipinto perfettamente il quadro nella tua testa: io, attaccata al ferro da stiro a fare quello che piú odio, moltiplicato per una quantitá oscena di panni.
Sapete che vi dico? Per tirarmi su vado a fare merenda con pão com chouriço che tengo fame!


Foto molto, molto invitante presa dalla rete

29 gennaio 2009

E gita fu

Finalmente ieri David e i suoi amichetti sono riusciti ad andare all'Oceanário. Il tempo non é stato dei migliori, ma questa volta sono andati lo stesso.

La prima emozione per loro é il viaggio in pullman, seppur breve. Ci saranno voluti si e no 20 minuti, brevi si ma, da quello che mi é stato raccontato dalle educatrici, intensi.

Ieri mattina dicevo a David di quanto mi piacesse andare in gita con lui. E lui, amore di mamma sua, ha detto subito di si ed ha aggiunto che nel pullman mi potevo sedere vicino a lui e che Pedro, l' amico preferito, quello che si siede sempre vicino a lui nel pullman in queste gitarelle, si doveva sedere dietro. Immagino che tra qualche anno, ad una mia richiesta del genere, mi dirá di andare a fare un giro quindi ne approfitto e mi godo il momento di simbiosi.

Quando sono andata a prenderlo nel pomeriggio gli ho chiesto come fosse andata, cosa avesse visto etc.
La prima esclamazione, in tono di incredulitá e delusione, é stata:«O tubarão (lo squalo) non ha mangiato nessuno!»; devo dire che David, prima di andare in gita, aveva manifestato un pó di timore alla presenza del tubarão.
E poi ha esclamato:«Il peixe-lua (pesce luna) era proprio grande!» e qui posso confermare perché quando all'Oceanário ci sono stata io il peixe-lua mi ha meravigliato parecchio per le sue dimensioni.

Alla fine della giornata era sfinito!
Innanzitutto é voluto uscire in fretta e furia dalla scuola, cosa che di solito non succede, ossia sceneggiate napoletane per lasciarlo lá e sceneggiate napoletane per tirarlo di lá. Ormai é conosciuto col nome di fiteiro, letteralmente un individuo che finge. Per chi non lo conoscesse infatti le sue sceneggiate sembrano sincere, vengono dal cuore e sono irrigate da fiumi di lacrime, lacrime verissime. Chi lo conosce peró sa che é tutta finzione, da oscar si, ma finzione.
Arrivati a casa poi, e dopo una rapida cena mi si é avvicinato e con faccina implorante ha detto:«Mamã, vammi a riscaldare il leitinho (lattuccio) che voglio andare a fare oh-oh (la nanna)», questo molto prima dell'ora in cui di solito lo metto a letto.

Per chi volesse saperne di più sull'Oceanário de Lisboa c'é il sito http://www.oceanario.pt/indexFlashInicial.asp

23 gennaio 2009

Gita saltata

Oggi David sarebbe dovuto andare in gita all'Oceanario de Lisboa. Chi lo ha visitato sa che é un luogo magico, soprattutto la vasca centrale, un enorme acquario in cui si concentrano varie specie di pesci.


Nota: la foto l'ho presa dal web e rende bene l'idea della vasca centrale.

Sono giorni che non parlano d'altro, lui e gli amichetti. Entusiasmatissimi all'idea di vedere o tubarão (lo squalo), o peixe-lua (il pesce luna), as lontras (le lontre), os pinguins (i punguini) e, dulcis in fundo, Nemo, oggi si sono dovuti accontentare della solita routine scolastica... ! E si, perché piove, fa freddo, 'nce sta nu viente che pare Trieste e con un tempo cosí le gite sono sconsigliate. Rimandata alla prossima settimana, con somma delusione dei piccoli.

Ho letto poco fa la notizia della tragedia in un asilo di Bruxelles e sono rimasta sconvolta. Sorvolo sul fatto che l'autore della strage é uno psicolabile. Quello che mi chiedo io é come é possibile che sia riucito ad entrare nell'asilo, conciato come stava poi, e poter fare quello che ha fatto che non trova giustificazione neanche nella pazzia. Sconvolta e triste.

21 gennaio 2009

Aquele abraço

Ringraziando Unika per il premio assegnatomi é con estremo piacere che partecipo alla "Guerra degli abbracci"










estendendo virtualmente quest'abbraccio a tutti quelli che passano di qua!




19 gennaio 2009

Il plum cake di minichef con dedica



Questa delizia al cioccolato, la cui unica fetta superstite sará sterminata stasera, é dedicata ad UNIKA, (giá che ci siete spulciatevi ben bene il di lei blog, non ve ne pentirete!) per commemorare il suo prossimo compleanno. Non sono brava a fare torte di compleanno, ma questo plumcake é stato fatto col cuore e col tocco speciale di mini chef David!




Il quale, oltre al dolce, si é prodigato insieme a me a prepare pure:

1) Sopa per tutta la settimana (alle zucchine e ai fagioli cannellini)

2) Riso fagioli e verza

3) Pollo alla mostarda al forno con contorno di zucchine e funghi

Il portamento da chef ce l'ha, la perizia nel dosare sale e spezie pure, l'attenzione e l'accortezza nel preparare le pietanze non mancano: non c'é dubbio, ho partorito un mini chef!

14 gennaio 2009

Attrazione fatale chocolate style. Ovvero sia: l'irresistibile richiamo del Ferrero Rocher

La vita ci mette alla prova. Sono pronta alla prova e voglio farmi valere.
In questi giorni un pó tristi David é rimasto il mio sole, continuando a farne delle sue e a meravigliarmi per la destrezza e l'astuzia.

Pochi giorni fa, per premiarlo e per addolcirmi un pó insieme a lui (ma io non ero a dieta?) gli ho offerto un Ferrero Rocher. Per chi non lo sapesse David adora il cioccolato come me: se potessimo scegliere un paradiso sceglieremmo la Svizzera, senza pensarci due volte.
Ovviamente per un apprezzatore di cioccolato come lui un Rocher non puó bastare. Mi fa gli occhi dolci, mi da bacetti, mi supplica, ma io non mi smuovo.

Succede peró che, un pó per i problemi degli ultimi giorni, un pó per stanchezza, crollo inaspettatamente sul sofá e mi addormento (cosa che fino ad ora non avevo mai fatto trovandomi sola a casa con David sveglio). Mentre mi godo quei pochi minuti di sonno (il sonno dei giusti, un bel sonno profondo, stile coma) David entra in azione.
Rapidamente si fionda sulla scatolina dei Rocher e ne scarta e mangia tre o quattro. Al mio risveglio, una decina di minuti dopo, non mi accorgo di niente. Lo vedo seduto a giocare con le sue macchinine mentre mi alzo e vado a bere in cucina.

Ad una seconda occhiata peró mi rendo conto del misfatto i cui indizi erano:

1) baffi di cioccolato sul musetto di David
2) scatola dei Rocher aperta
3) e, dulcis in fundo, ben appallottolate e nascoste sotto il tavolino del salotto, i resti degli involucri dei cioccolattini

Il primo impulso é stato quello di arrabbiarmi. Poi peró, vedendo la sua astuzia, considerando la destrezza nel nascondere i resti del misfatto mi sono sciolta in una risata.

Il castigo c'é stato (un giorno senza cioccolato per ogni Ferrero in più mangiato, una tragedia greca insomma) peró questa rimarrá memorabile!

GRAZIE A TUTTI

Grazie per le vostre parole; ognuna di esse é una piccola grande ricchezza.

08 gennaio 2009

02 gennaio 2009

Purtroppo

Purtroppo l'anno non é cominciato bene.
Mi dicono ci vuole pazienza, mi dicono ci vuole fede. Mi dicono di mantenere la testa alta.
Ma se gli occhi che incontri hanno lo sguardo amaro, se vedi cocci che non riesci a rimettere insieme é difficile.

Sono giorni che penso, penso, penso. A come fare, come comportarmi. Vorrei spegnermi, come si fa con una televisione, una radio; il frastuono che ho dentro chiede tregua.