31 dicembre 2009

Il parrucchiere del Diavolo!

Diciamoci la veritá, io dal parrucchiere ci vado 2-3 volte l'anno, niente di che. Anzi quest'anno ci sono andata solo 2 volte. Tra il tempo che é poco, i soldi pure, lo scazzo etc. é normale. E poi, avendo cambiato lavoro e lavorando attualmente in un'altra zona di Lisboa sono praticamente rimasta orfana di parrucchiere. E quindi che faccio? Azzardo con quelli in zona per vedere se mi aggradano.

Questa premessa per dire che qualche giorno fa sono entrata in un antro di perdizione! Ed effettivamente mi sono perduta :)
Ho prenotato di mattina per l'una e un quarto. Arrivata all'ora di prenotazione e nonostante ci fossero altre scapigliate sedute in attesa sono stata subito ricevuta. Evidentemente non avevano prenotato.

Mi hanno tolto il cappotto, la borsa, hanno messo tutto in armadio e mi hanno chiesto di accomodarmi per lo shampoo. Non appena seduta la signorina ha premuto un pulsante e la sedia (che a me sembrava normalissima) ha preso vita!

Si é alzata lentamente, si é poi distesa (il tutto con me sopra sbalordita!) e, dulcis in fundo ha iniziato a massaggiare tutto il corpo, dalla testa ai piedi. Tra il massaggio della sedia e il massaggio al cuoio capelluto della signorina che lavava i capelli mi sono completamente rilassata, distesa, praticamente m'aggia addurmute!!!
Quei dieci minuti di rilassamento totale, un'esperienza quasi metafisica, sono stati cosí gradevoli che quando mi hanno scosso per alzarmi (o svegliarmi fate un pó voi...) non volevo separarmi dalla sedia.

Il resto é storia. Mi hanno tagliato i capelli cosí come volevo, messo creme, cremine, protettori etc. Mi hanno asciugato e pettinato esattamente come volevo ed alle 2 in punto ero pronta.
Il tutto senza chiacchiere vane. Non economico, ma neanche troppo caro. Ed ha anche una parte del salone per gli uomini!!!

Rimane solo aggiungere che questo parrucchiere lo vedo tutte le mattina, perché é sulla via del lavoro, il che per me é una tentazione forte, troppo forte!
Ecco perché ho deciso di chiamarlo il Parrucchiere del Diavolo :)

Stasera mi raccomando fate un trenino al suono della musica qui sotto:



Vi auguro un Felice 2010! La salute prima di tutto, per tutti; il lavoro e la tranquillitá.

Ehhhh meu amigo Charlie Brown, Ehhhh meu amigo Charlie Brown!!!! Pepepé!

24 dicembre 2009

FELIZ NATAL!

In portoghese si dice cosí, Feliz Natal.

Non avró il tempo di farvi una visita, seppur virtuale; per cui, da questa mia casa virtuale, vi auguro un Felice Natale, che sia come volete, con chi volete. Ma spero sereno per tutti.

Io mi preparo per andare dai suoceri. Mi aspetta un cenone a base di baccalá. Pancia mia fatti capanna! Capanna? Nooo, fatti resort :)

21 dicembre 2009

Le feste di Natale - parte seconda

Come dicevo qualche post fa la settimana scorsa é stata caratterizzata dalla festa di Natale a scuola di David e da quella aziendale.

Quest'anno a scuola di David hanno esagerato, ma proprio esagerato.
Innanzitutto il "costume di scena" lo abbiamo dovuto preparare noi. Con la scusa del momento genitori-figli, della partecipazione dei genitori nelle attivitá scolastiche, hanno appioppato il lavoro ai genitori. Il risultato é stato che chi ha fatto il costume da palla dell'albero di Natale é stato il papá di David, a David non poteva interessare di meno, neanche se lo voleva provare e abbiamo passato una domenica a fare qualcosa per costrizione. Non so come poi, al momento della recita, ho scoperto che tutti avevano i costumi uguali, meno David (che tra l'altro era pure il piú carino!). Come mai?

Il luogo scelto per la recita é stato un auditorio, abbastanza grande, dove di solito fanno spettacoli. Bimbi della fascia etaria 4 mesi-5 anni si sono ritrovati su un palco troppo grande, con luci in sala spente, senza riuscire a riconoscere i genitori seduti in sala. A me David ha chiesto perché non c'ero, nonostante mi sia dimenata per farmi riconoscere, avendo visto che mi cercava in sala con lo sguardo...

Per caritá i bimbi sono stati dolcissimi, la recita é stata carina. Ma li vedevi alcuni di loro che stavano lí perché ci dovevano stare, ma di cantare o ballare non ne volevano sapere. Si sentivano spaesati. Non perché non volessero farlo, ma perché per loro non era la cornice ideale.

E poi c'é stata una cosa che a me ha fatto letteralmente saltare le staffe e ad una prossima riunione dei genitori non mancheró di farla notare.
Da quando in qua le recite scolastiche dei bimbi sono anche dei genitori? Non perché io ho assistito ad una recita dove la prima, piccola parte, é stata dedicata ai bimbi, fatta dai bimbi e la seconda, troppo grande, troppo noiosa e pure un pó ridicola, é stata fatta dai genitori, con mamme e papá (volontari) che hanno cantato e ballato piú canzoni dei proprio figli.
Una noia esagerata, con i bimbi che stavano lí sul palco a guardare, alcuni che volevano andare al bagno, altri che semplicemente si sono addormentati.
Ma scherziamo? Io non ci volevo credere. Sapevo che alcuni genitori avrebbero cantato una canzone, non pensavo ad uno spettacolo vero e proprio. Io sono andata a vedere mio figlio, i suoi amichetti, non mamme e papá che si dimenano sul palco. Non mi hanno neanche dato il tempo per commuovermi per mio figlio pallina di Natale,perché era tutto troppo ridicolo.
Non c'é che dire mi sono sentita derubata...

Tra l'altro poi la recita l'hanno fatta il giovedí pomeriggio alle 4, quando normalmente tutti lavorano. Io ho dovuto mettere mezza giornata di ferie. Il papá di David non é riuscito a venire. Eppure l'auditorio era pieno di genitori, nonni, zii e cugini. Mi viene da pensare che c'é un discreto numero di persone che non tiene niente da fare...

Passando poi alla festa aziendale. Come avevo giá riferito sono stata a Madrid venerdí. Siamo partiti presto io e il mio collega. C'era un freddo a Madrid! Alcuni colleghi avevano iniziato la festa il giovedí sera e ancora non si erano fermati :)
Ho ricevuto in dono due bottiglie di vino (che sono rimaste lá! sniff) e tre insaccati tipici.
Il pranzo, che si é tenuto in questo ristorante, é stato delizioso, tanti buoni antipasti, una tenerissima bistecca (ottima!) e un giro di dolci vari, pure quelli deliziosi. Abbiamo sorteggiato i regali (che risate!) e poi si é fatta l'ora di partire per me e il collega.
Gli altri sono rimasti lí, noi siamo tornati a Lisbona. A causa del freddo siamo partiti in ritardo, quando finalmente sono arrivata a casa ero distrutta!

Per doverosa cronaca vi informo che ero seduta al tavolo del capo e del collega piú affascinante :)

17 dicembre 2009

Terremoto

Stanotte ha fatto il terremoto; 6.3 della scala Richter. Credo fosse l'una e mezza di mattina.

Ieri a casa ero da sola, o meglio eravamo a casa io e David, suo padre era fuori. Ero a letto, a dormire profondamente.
A un certo punto mi sono svegliata, ho sentito il letto tremare. Avevo cosí tanto sonno che non ho pensato a un terremoto, per lo meno non subito. Sono rimasta a sentire il letto che tremava per qualche secondo, poi ho aperto gli occhi, ho pensato a un terremoto, ho visto il lampadario della mia stanza oscillare.

Fortunatamente non é successo niente, ma io, che ho vissuto il terremoto dell'80 in Irpinia (avevo 5 anni all'epoca) ho il terrore del terremoto.
Speriamo non sia niente, ma ho paura.

16 dicembre 2009

Le feste di Natale

Arriva quel fatidico momento dell'anno in cui si festeggia il Natale alla scuola di David. Quest'anno, nella recita, sará una pallina dell'albero di Natale e canterá una canzone inneggiante "alle palle di cristallo, che se nessuno le appende all'albero cadono sul pavimento e fanno strasshhhhhh!". Che roba é? Nun 'o sacce.

Comunque potrebbe cantare qualsiasi cosa tanto io piangeró lo stesso per l'emozione, mi laveró in lacrime, giá lo so. E faró una bella figuraccia :)
Che faccio, mi porto gli occhiali da sole? Forse...

Venerdí poi arriva il momento della festa di Natale aziendale. Quest'anno, siccome lavoro per un gruppo spagnolo, festeggiamo direttamente a Madrid. Azz! Parto venerdí alle 7:30 e ritorno Venerdí alle 19:30, una toccata e fuga di poche ore, tutta madrilena. Vi devo dire la veritá? Non tengo proprio voglia. Se qua sta facendo freddo lá ha fatto la neve.
Pensandoci bene forse dovrei lavorare per un gruppo brasiliano con sede a Rio :)

15 dicembre 2009

Giusto in tempo

Giusto in tempo per il Natale é arrivato un freddo che gela le ossa!

In fondo in fondo fa freddo pure qua (pochi giorni all'anno peró, eheheh!).

13 dicembre 2009

Ci mancava solo questa!

Grazie al gentile premio di una delle marche con cui il papá di David lavora a casa nostra é sbarcata un'intrusa che, secondo me, mi dará del filo da torcere come mamma e compagna.


É lei:




Azz!

Devo dire peró che il gioco di Cars é molto carino e infatti David se n'é accorto subito :)

10 dicembre 2009

Ecchime!

Scusate la latitanza, ma é un periodo abbastanza indaffarato!

La settimana dopo il mio compleanno sono stata impegnata in una fiera per lavoro. La ditta dove lavoro ha partecipato con uno stand e noi eravamo tutti lí. Tre giorni di gonna e tacco alto, di visite di Clienti e soprattutto del capo-capissimo che sta in Spagna e che per l'occasione ci ha visitato.

Il primo giorno di fiera dovevamo andarlo a prendere all'aereporto io e un collega. Come sapete vivo fuori Lisbona e a Lisbona arrivo in autobus. Quel giorno non potevo proprio fare tardi e ho fatto tutte le preghiere e macumbe del caso perché non succedesse niente. E invece sapete che succede? Una cosa surreale che non posso non raccontare :)

Eravamo in una rotonda molto trafficata. L'autobus sta nella sua corsia e incomincia a fare la rotonda. Si infilza un auto da chissá dove e l'autobus deve frenare. Da questo momento in poi e per circa 500 metri é un escalation di insulti tra conducente dell'autobus e automobilista fino a culminare in una schiocchezza che spero costi cara all'automobilista.
La macchina si mette davanti all'autobus e non lo lascia passare. Avanza, frena, avanza, frena. L'autobus cerca di cambiare corsia e l'automobilista si mette davanti. Avanza, frena, avanza, frena. A questo punto il conducente dell'autobus non ci vede piú, ferma l'autobus in mezzo alla strada (anche perché l'altro deficiente non lo lasciava passare) e gli grida di scendere dalla macchina. Il conducente dell'autobus é un metro e novanta di uomo, spalle larghe, faccia da mastino... Incominciano ad insultarsi proprio lí, in mezzo alla strada, scende anche una passeggera, mia vicina che in un'altra vita di sicuro é stata una pescivendola, che si unisce al coro.
Un autobus pieno di gente, tutti increduli. Io che volevo scendere perché non volevo arrivare tardi all'aereoporto.

Prima che la situazione degenerasse peró all'improvvisso scende dall'autobus un pezzo di donna,
si avvicina all'automobilista, mostrandogli il distintivo e chiedendo i documenti. L'automobilista in questione, che doveva avere si e no 22 anni, quando ha visto l'ispettrice e il distintivo ha capitolato... Stava per provocare un incidente, ha intralciato il traffico per giunta in una zona con molto movimento, ha occupato corsie esclusive dei mezzi pubblici e con un autobus pieno di testimoni e un agente dell'autoritá. Si puó essere piú stupidi e irresponsabili?

Comunque in tutto questo é stato fortunato, il conducente dell' autobus-mastino avrebbe potuto spaccargli la faccia, ma si é trattenuto, era in servizio...

Per la cronaca comunque sono arrivata in orario :)