21 maggio 2010

Di gite e sonnellini

David ieri é andato in gita con la scuola. Un’uscita breve in realtá, sono stati fuori dalla scuola tre ore, non di piú.

Hanno visitato il Planetário come parte di una piccola introduzione all’astronomia che hanno fatto all’asilo. Negli ultimi giorni infatti all’asilo hanno parlato del sistema solare e lui, che ne é rimasto affascinato, non ha fatto altro che parlarmi del pianeta rosso, di Giove, Saturno, degli anelli e della Luna. Questa visita al Planetario insomma la attendeva con ansia.
Io, in dieci anni di Portogallo, non ci sono mai andata. Me sputasse ‘nfacce.

A scuola ieri hanno pranzato un pó prima, hanno lavato i denti, hanno fatto pipí, si sono rinfrescati e all’una e mezza erano sull’autobus per il Planetário. All’una e mezza? Eh…
Alle 13h31 catalessi generale.
Satolli del pranzo e stanchi del nuoto che hanno fatto di mattina (il giovedí mattina fanno nuoto) sono crollati nell’autobus come pere cotte. Arrivati al Planetário evidentemente si sono svegliati perché David mi ha raccontato che ha visto “o planeta vermelho” (Marte) e le “estrelinhas” (le stelle).

Peró poi mi guarda e fa:«Mamma, il Planetário ha le poltrone come al cinema».

«Ah!» dico io.

E lui incalza:«Mamma c’era poca luce, proprio come al cinema».

«Bello!» dico io.

E lui, schiettamente, mi stende:«Mamma mi sono addormentato!».

Le gite all’una e mezza del pomeriggio sono una pessima idea…

19 maggio 2010

Via dei Matti

Fa caldo! David ha iniziato ad usare la divisa estiva della scuola. Che caruccio, dovró postare qualche foto del mio pãozinho!

Comunque, non é di questo che volevo parlarvi. Adiante!

Lavoro in una strada che porta il nome di una bella cittá italiana, i casi della vita. Potrebbe peró tranquilamente chiamarsi Via dei Matti.

Se qualche giorno fa narravo di una coppietta alquanto infervorata che predilige la strada dove lavoro per litigare, oggi non posso fare a meno di parlarvi di un individuo la cui figura era rimasta sepolta nella mia memoria dalla fine dell’estate scorsa e che oggi, col sole e il caldo che si fanno sentire (Lisbona 32º, tsè!), é ritornata prepotentemente a popolare Via dei Matti.

Praticamente c’é un tizio sulla sessantina che, come arriva il caldo, incomincia ad andare in strada a torso nudo e pantaloncini e cammina, cammina, cammina. Lo vedi passare fuori dalla porta dell’ufficio un paio di volte al giorno, sempre di mattina. Va e viene, sempre a torso nudo. A fine estate diventerá un tizzone.

Lo fa per esercitarsi? Non so, certo peró per fare un pó di esercizio mica c’é bisogno di andare a torso nudo.

Lo fa per esibirsi? Al massimo puó esibire la panza…

Lo fa per abbronzarsi? Con tante spiagge qua vicino!

O é proprie pazze? Probabile.

Parlo io poi che nel metró qua vicino entrai con l’ombrello aperto.

Appunto, Via dei Matti.

07 maggio 2010

Tolerância de ponto

Tolerância de Ponto in Portogallo indica un giorno di festa autorizzato. Da chi? Dal governo, dal patronato etc.
Di solito é destinata a quei giorni che non sono dichiaratamente festa nazionale, come per esempio il pomeriggio del 24 e 31 Dicembre e il pomeriggio del Giovedí Santo, ma che in qualche modo sono concessi ai lavoratori da sempre (o quasi). Per alcuni lavoratori rimane comunque un' entitá mitologica, metá pacchia metá no, perché non l'hanno mai vista e forse non ci credono neanche che esista.

La prossima settimana il Papa sará in visita in Portogallo. Arriva l'11 e se ne va il 14.

Qualche giorno fa sono passata in Praça Marquês de Pombal, cuore di Lisbona, una rotonda gigantesca circondata da palazzi. Uno di questi palazzi era completamente tappato da un enorme, direi ciclopico manifesto che annuncia la visita del Papa.
Il 13 Maggio, proprio in occasione della visita del Papa il governo ha decretato la Tolerância de Ponto per i funzionari pubblici. In realtá la Tolerância é estesa al pomeriggio dell'11 per la zona di Lisbona e la mattina del 14 per la zona di Porto, giorni in cui il Papa celebrerá la messa nelle rispettive cittá. La prossima settimana insomma si ferma un paese per la visita di un capo di stato.

Domanda 1: ma questo non era il paese a rischio fallimento? Quello con le chiappe all'aria? Quello che insomma basta che si tiri la catenella e vai giú che vai? Dov'é la necessitá di fare festa? Di non lavorare? Ma dico, stiamo scherzando?
Domanda 2: considerando il numero enooooooorme di funzionari pubblici di cui "gode" il Portogallo, ci sará posto per tutti a Fátima il 13? E no, perché io li immagino giá tutti in pellegrinaggio verso Fátima, tutti lí ansiosi di vedere il Papa e poi nisba, niente da fare, si torna a casa, perché non c'é posto per tanta gente.
Ma stesseme pazzianne?

Tu, Governo, non ti pigli scuorno?