25 maggio 2012

Quando David si è vestito da solo


C’é di bello che ieri siamo stati a cena fuori con la nostra Mariazinha do coração, ad Alcochete, vicino al fiume. 
Io sono ancora piena, direi che rotolo peró abbiamo mangiato bene (infatti lei ne parla eccome!). Oggi per contenere i danni pranzeró con insalata e qualche pezzettino di scamorza che Mariazinha mi ha portato dall’Italia (le mie papille ringraziano ad ogni boccone e si, sono riuscita a non farmela fuori tutta in una volta, che volontá di ferro!).

C’é di divertente che ieri David ne ha fatta una delle sue di cui ci siamo accorte solo al ritorno a casa. In realtá non se n’era accorto manco lui e questo fatto mi sorprende ancora di piú. Mi spiego. 

Ieri per sbrigarmi ho fatto il bagno a David e poi gli ho dato i vestiti per vestirsi da solo. Lui sa vestirsi da solo, ma a volte é distratto. Ieri per esempio era distratto dai BeyBlade; mentre si vestiva lanciava BeyBlade nell’arena. Il risultato é stato che ha messo le scarpe al contrario. Non solo. Ha messo anche i pantaloni al contrario!!! 
Quando siamo tornati a casa e mentre salutavamo Mariazinha, ho guardato i piedi di David e ho visto le scarpe al contrario... L’ho fatto notare a Maria e poi, mentre lei lo prendeva in braccio perché si era vergognato, ho scoperto che anche i pantaloni erano al contrario. Per farvi capire aveva la cerniera sul sedere e pure perfettamente chiusa!!!

Che dire, ci vogliono le qualitá e lui ce le ha.

E poi ogni volta che ci penso rido, come adesso per esempio. Grazie amorzinho.

PS: E grazie Maria per il titolo del post!!!

24 maggio 2012

Il numero pirata

A mio figlio piacciono i numeri. 

Mio figlio di solito mi tormenta coi numeri. «Mamma quanto fa mille piú mille? E mille piú mille, piú mille, piú mille, piú mille, piú mille, etc.? Mamma ma i numeri finiscono? ». E no caro mio, fino alla nausea ed oltre.


Io non ero una buona alunna in matematica, da che ho memoria la matematica mi ha sempre fatto schifo. Non le materie scientifiche attenzione, la matematica.

Siccome il buon sangue non mente (!!!) David si é guadagnato un posto in finale in un concorso di matematica delle scuole del suo circolo didattico. É un concorso di calcolo mentale, chiamato Numero Pirata. Del resto come si poteva chiamare un concorso dove partecipa David?

15 maggio 2012

Te lo volevo dire

Te lo volevo dire che hai buttato tutto nel cesso. Che sei stato egoista. Anche molto irresponsabile.

Te lo volevo dire che hai lasciato indietro due persone che hanno sofferto e soffrono, una di esse piccola, di 6 anni, che non se lo merita il tuo atteggiamento. Che questo distacco, questa strafottenza, neanche un pó dissimulata, non se la merita.

Te lo volevo dire che ti sei rivelato per quello che sei anche ai suoi occhi, occhi di 6 anni che riescono comunque a leggere i comportamenti. Ed io invento scuse per non farti sembrare una merda, ma le scuse non reggono, ci arriva da solo. Porca miseria, a 6 anni si capiscono giá molte cose.

Te lo volevo dire che hai lasciato una ferita aperta, che ci sono macerie tutt’ intorno. Ma devi pure sapere che sulle macerie si ricostruisce. E io questo sto facendo. Prendo pezzo dopo pezzo e ricostruisco.
Pensavo di sentire una casa vuota dopo che te ne sei andato, dopo che hai chiuso la porta e via. E invece la casa non é vuota. C’é David, ci sono io, riempiamo gli spazi, zittiamo i silenzi.

Te lo volevo dire che andiamo avanti. Che pensavi di aver lasciato Hiroshima dietro la porta che hai chiuso. E forse l’hai lasciata, perché la vita non é piú quella di prima, quella che amavamo io e David. Ma la vita scorre e noi con lei, la testa la rialziamo, te lo volevo dire
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