24 gennaio 2010

I Pastéis de Belém secondo David

Ieri siamo andati ai Pastéis de Belém. Questi goduriosi dolcetti sono un must della capitale portoghese. Ne ho parlato più volte ed ogni volta mi scorre la bava solo al pensiero (sbav, sbav, sbav).
C'é da dire che anche il locale é pieno di fascino, per non parlare della zona in sé, Belém, per me una delle più belle della capitale, se non la più bella.
Ieri finalmente ci siamo ritornati.

David ci era stato quando era più piccolo. In quell'occasione volle assaggiare un pastel, poi peró si limitò a ciucciare un Ucal.



Ieri, dall'alto dei suoi 4 anni, si é avventato su uno di essi e se lo é gustato. Prima di sederci al tavolo (c'era una fila enorme!) diceva che il pastel non lo voleva. Poi peró evidentemente rapito dal profumo ha cambiato idea.
Seduto al tavolo ha sniffatto i due contenitori di zucchero e cannella con cui di solito si guarniscono i pastéis (sbav, sbav, sbav!) e, una volta arrivati i pastéis al tavolo, non ha capito più niente.
Mette lo zucchero, la cannella e prova.
Gli ho fatto delle foto, la sua é la faccia di chi pensa:«Ma pecché nun me lascie magná?».






Ecco appunto, l'ho lasciato mangiare, d'altronde anche io ero occupata (a strafocarmi due pastéis!!!).

20 gennaio 2010

Calçada

Vogliamo parlare della calçada portoghese? Eh? Eh? Parliamone.
La calçada portoghese é un tipo di rivestimento per marciapiedi tipico in Portogallo e negli altri paesi lusofoni. Si tratta di un rivestimento in piccole pietre bianche e nere (o solo bianche, dipende) che crea effetti ornamentali caratteristici. Per intenderci cosí:


Non c'é marciapiede a Lisbona che non sia in calçada. La maggior parte in bianco, in alcune zone con dei meravigliosi disegni. Lisbona con la calçada splende di luce. I marciapiedi di Lisbona sono fogli bianchi su cui il calceteiro, che di professione fa quello che stende le pietre della calçada, disegna.
La calçada mi piace eh, assai.

Peró voglio dire, benedetta calçada, ma perché mi devi far scivolare quando piove? E soprattutto perché ti mangi i miei tacchi?

E no perché una cammina sulla calçada e pensa:«Che bella questa calçada, ma guarda che bei ghirigori, e che contrasti nero-bianco, ma cos'é il disegno di una caravella?» e all'improvviso cammini scalza perché il tacco é rimasto incastrato nelle intersezioni tra una pietra e l'altra e tu hai continuato a camminare e la tua scarpa é rimasta lá...

I miei tacchi sono tutti scorticati. Non c'é giorno che la calçada non faccia un pasto con loro. E non sto parlando di tacchi a spillo. Non sottovalutiamo poi il rischio distorsioni.

E non dimentichiamo l'uso che alcuni possono fare di queste pietrine della calçada. E si perché di tanto in tanto qualche pietra si scioglie dal gruppo, se ne esce dalla composizione e piú o meno involontariamente va a finire nel vetro di una macchina, nella vetrina di un negozio, magari in un campo di calcio, con evidenti possibili danni non solo materiali.
Peró, non c'é niente da fare, la calçada é proprio bella (anche quando si mangia i tacchi!).


16 gennaio 2010

Little Ozzy



Non si vive di solo Carochinha!

E infatti negli ultimi tempi questa é una delle canzoni piú amate da David.


Quale? Questa!



Non lasciatevi ingannare dal pigiamino e giacchetta (e neanche dalle miserevoli doti canore di sua mamma), é un rocker in fieri :)

06 gennaio 2010

La Befana vien di notte!

Ué ué!

Allora vi sono piaciuti i regalini che vi ho portato stanotte? E non vi ingozzate di dolcetti e cioccolattini!

Che faticaccia! E poi questa scopa vecchia... Devo decidermi a comprare una Vileda nuova fiammante per l'anno prossimo, rosso Ferrari. In questo momento non sento piú il deretano, peró che soddisfazione!!!

Come dite? Avete ricevuto solo carbone? Su, su, lo sapete benissimo perché e non state sempre a lamentarvi. Se proprio volete farlo, abbiate pazienza, fatelo con Babbo Natale che io mo, me ne vado a svernare ai tropici.

Saluti affettuosi,

La Befana

(eccezionalmente in trasferta in Portogallo)