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02 dicembre 2011

Genitori?

Certi uomini (ma anche certe donne) non dovrebbero essere genitori. Nel momento in cui si mettono i propri stupidi bisogni davanti alle necessitá dei figli per me questo é lapalissiano.
Sono polemica? Si, e ne ho le mie ragioni.

Qualche mese fa David era malato, aveva un'otite. Si fece 3-4 giorni a casa dalla scuola, con la febbre e tutto ció che ne deriva. Io lavoro, non sempre posso rimanere a casa per malattia del figlio, i miei genitori sono lontani, i nonni paterni pure, eventuali e vari zii e cugini paterni pure lavorano e comunque non sono vicinissimi. E poi questo bimbo un padre ce l'ha e mica solo per giocare alla Wii o alla Playstation. E infatti in quell'occasione, nel primo giorno della malattia, a casa con David ci rimase lui. Gli raccomandai di portarlo dal dottore (ero sicurissima che ci volesse l'antibiotico!) e di tenerlo poi al caldo etc. Dal dottore ci andarono, aspettarono mezz'ora per essere chiamati e poi siccome la pazienza é poca e siccome il soggetto paterno pretende sempre di essere subito "servito e riverito" se ne andarono. Andarono a fare la spesa al supermercato e poi a casa. Alla mia poco diplomatica domanda :«Ma ti sei rincoglionito?», rispose con un :«Eh, ma quello stava bene!». Tanto bene che poi il giorno dopo dal medico ci andai di corsa, con David con la febbre a 40 ed io col diavolo in corpo. Eppure il diavolo lo zittii, per quieto vivere.

Oggi, dopo due assenze mie dal lavoro (e ringraziamo che ieri qua era festa e che martedí una zia prodiga mi ha aiutato!) é rimasto di nuovo col padre. Gli ho lasciato le indicazioni sulle medicine da prendere, il pranzo pronto in frigo, la raccomandazione che gli facesse fare qualche compito e che lo tenesse al caldo. Da notare che oggi lui era in ferie, ha fatto il ponte con la festivitá di ieri, niente assenze dal lavoro per lui...
Bene, ovviamente le medicine non gliele ha date, lo ha portato in ufficio perché proprio doveva sbrigare una faccenda (ma scusa non avevi il portatile con te?!) e poi a comprare qualcosa al supermercato. Niente compiti, ma tanta Playstation.
É lo stesso padre che mercoledí sera é tornato piú tardi del solito ed ovviamente si é dimenticato di avvertire che aveva un impegno. Tanto con David malato c'ero io.

Vorrei sbraitare, incazzarmi, ma non serve. Non serve perché di fronte hai chi mette se stesso davanti a tutto. Non serve perché di fronte hai una specie di adolescente di 35 anni, che per certe cose é adultissimo e responsabile e per altre, quello che dici dici, da un lato entra e dall'altro esce.

Comunque David sta migliorando. Stasera le bollicine piú vecchie sono praticamente secche ed il prurito é diminuito abbastanza. Meno male va.