28 novembre 2010

O namoro à janela

Al tempo dei nostri nonni (e forse pure dei nostri genitori) i fidanzati si amavano alla finestra, quello che i portoghesi chiamano il namoro à janela. Alla finestra si guardavano e sospiravano. Altri tempi, non c'é dubbio.


Non per la mia amica Milú che vi presento:





Milú non ha neppure un anno (lo compirá il 28 Dicembre) eppure é giá nella fase adolescenziale e nutre una passione smodata per un cane che tutti i giorni, 2 o 3 volte al giorno, viene sotto il nostro balcone a parlare con lei. E loro si parlano proprio perché é tutto un abbaiare, un guaire, una sinfonia canina che culmina in un correre sfrenato del suo spasimante nell'aiuola sottostante la finestra.

Questo cane io non lo so come si chiama, ma per me é Pirata, perché oltre ad una strategica macchia sull'occhio ha una bandana rossa al collo (!), magro, veloce e mezzo pazzo. Quando si incontrano in strada non si lasciano. Corrono all'impazzata, schizzano come schegge e si divertono, assai.

Dovró cominciare a pensare ad una cintura di castitá...

26 novembre 2010

Dopo

Settimane buie senza capacitá propria di reazione. Solo con un "aiutino" si va lá, eppure con l'aiutino ti sembra di barare, ci vorresti riuscire da sola, ma tant'é.

E poi capisci che te ne devi fregare, che le cose brutte stanno lá e molte di loro non le puoi cambiare perché non dipende da te, le devi solo affrontare e, quando non é possibile, almeno resistere. E resistere e resistere e cercare la forza dove pensi non ci sia.

E consolarti con quanto di bello ti circonda, che non é poco e pensare a quanti ti vogliono bene, che non sono pochi e vedere la ricchezza che hai.

E quando il buco nero bussa alla porta digli semplicemente:«Passa dopo, adesso non é cosa, e vafanculo!».