21 luglio 2010

Al mare e al cinema (vengo anch'io, no tu no!)

Dal mese di giugno in poi all'asilo di David cominciano le attivitá estive.

Ossia terminano i programmi didattici e incominciano attivitá piú ludiche che comprendono mattine e pomeriggi interminabili a sfogare finalmente le proprie energie nel cortile della scuola, cercando piú o meno pacificamente di dividersi scivoli, altalene e tricicli (quanto so' carucci i loro tricicliiii!), tuffi nelle piscine montate per l'occasione nel cortile della scuola, film, cartoni, giochi di gruppo e anche dolce far niente. Quest'ultimo evidentemente poco praticato, in fondo parliamo sempre di bimbi tra i 3 e i 6 anni, mica lo sanno cos'é il dolce far niente...

Nella prima settimana di luglio sono stati anche al mare. Dal lunedí al venerdí le coraggiosissime maestre si sono avventurate nella Praia da Figueirinha con questo gruppetto. Tutto organizzatissimo, dal pullman, allo spuntino, agli spazi in spiaggia etc. Sono andati di mattina e all'ora di pranzo erano giá a scuola.
In questa settimana il mio cuore é stato praticamente perennemente nelle calzette. Non ero convintissima della mia scelta di mandarlo, sono attivitá che richiedono una certa logistica e molta attenzione ed io ovviamente ero preoccupata. Peró é andato tutto bene e lui era contentissimo! Meno male vá...

Oggi le maestre votate al sacrificio li portano al cinema a vedere l'ultimo film di Shrek. David stanotte quasi non dormiva per l'attesa. Gli piace andare al cinema, moltissimo. Se nel fine settimana gli chiedi cosa vuole fare, quasi sicuramente la risposta sará:«Vamos ao cinema ver...». Figuriamoci andarci con gli amici della scuola, a vedere Shrek poi! L'eccitazione sarebbe maggiore solo in caso di visione di Toy Story 3.

Quando gli ho chiesto se potevo andare pure io (veeeeengo anch'io, no tu no), lui mi ha riportato subito alla realtá ricordandomi che:«Não podes, tens de trabalhar!», ossia:«Non puoi, devi lavorare!». E grazie, eh...

20 luglio 2010

Attendo

Attendo con ansia il 14 Agosto, giorno in cui torneró in Italia per una decina di giorni (finalmente!!!).
Attendo l'incontro con la famiglia.
Attendo gli odori di casa.
Attendo le mangiate a casa di mamma, gli amici, i ricordi.
Attendo di tutto, ma soprattutto non vedo l'ora di starmene con mio figlio, che mi manca tutti i giorni dalle 8 di mattina fino alle 7 di sera, perché mi pesa non esserci di piú per lui e perché mi piace assai stare con lui.