26 febbraio 2009

Piacevoli sorprese

Sono stata un pó raffreddata negli ultimi giorni, il Carnevale comunque é andato bene, la lasagna era ottima (che abbuffata!) e le polpette pure. Appena possibile pubblico qualche foto del piccolo leopardo anche se si tratterá di un déjà vu .

Sabato scorso sono stata in un supermercato dove non vado mai (o quasi mai) per questioni logistiche (troppo lontano per fare la solita spesa). In realtá non ci ero andata apposta per fare la spesa, ma giá che c'ero...

Si tratta di un supermercato del gruppo Auchan che, qui in Portogallo, si chiama Jumbo.
Appena entrata ho capito subito perché non ci vado. Troppa gente, troppa confusione, prodotti disposti con poco criterio e non facili da trovare. Avevo bisogno di poche cose eppure ci ho impiegato tanto, davvero troppo, per trovarle. Il che, nonostante tutto, é stato un bene. E sapete perché? Girando tra gli scaffali alla ricerca delle cose della mia lista mi sono imbattuta in uno scaffale pieno di formati di pasta che qui non é facile trovare. Oltre a spaghetti, rigatoni, farfalle, penne e poco più non c'é nei negozi.
Trovare quindi orecchiette, cavatielli, calamarata, conchiglioni da fare ripieni e casarecce (e forse anche qualche formato in più che mi é sfuggito!) é stata una piacevolissima sorpresa e ne ho approfittato per fare la scorta.

David era con me; appena entrato non ha fatto altro che ripetere:«Mamma, biscotti al cioccolato!». Quando siamo arrivati al reparto pasta peró si é dimenticato completamente dei biscotti ed ha afferrato un pacco di conchiglioni trionfante!

Adesso non mi resta che prepararli ripieni :)

20 febbraio 2009

Carnevale

David si é mascherato da leopardo anche quest'anno. La maschera gli serviva (l'anno scorso era un pó grande per lui), a lui piace tantissimo (gli permette di impersonare il suo pupazzetto della nanna, Leo, un leopardo appunto) e poi bisogna risparmiare.

Stamattina, di tutto punto vestito, con nasino e baffetti da leopardo, si é presentato all'asilo per la festa di Carnevale che contempla, tra l'altro, anche un piccolo corteo per le strade nei pressi dell'asilo. L'asilo di David é proprio di fronte a dove lavoro, quindi ho potuto godermi il corteo, anche se in modo discreto. Infatti se David mi vede non ne vuole sapere di tornare in classe, entra in modo Mario Merola e nessuno lo ferma :)
Un tripudio di principesse, fatine, ballerine, pirati, uomo ragno, mr. incredibile etc. che si sono fatti sentire in tutto il quartiere!!!

Il Carnevale in Portogallo é molto festeggiato. Ci sono alcune zone poi dove il Carnevale é caratterizzato da manifestazioni peculiari o da sfilate di carri allegorici.

A casa mia quest'anno il Carnevale significherá lasagne e polpette di carne. Sembrerá quasi di essere a casa, non fosse per il vinello portoghese che allieterá il pasto :)

17 febbraio 2009

Ode al pão alentejano

L'Alentejo é una regione del Portogallo (http://it.wikipedia.org/wiki/Alentejo). É la regione dei miei suoceri (mio figlio é in parte alentejano), quella che conosco meglio e che più amo.

Una regione costellata di bellezze naturali ed architettoniche, fatta di contrasti (si va dalla Costa Vicentina alle pianure del Baixo Alentejo) ed abitata da genti accoglienti e radicate nelle loro tradizioni. Parlano un portoghese con cadenza propria, molto simpatica, che io ho assimilato e che uso automaticamente quando parlo con alentejanos.
Per qualche immagine e notizia ho trovato questi link in italiano:


Inutile dire che vi consiglio un viaggio in Portogallo e in particolar modo in questa regione che é un'autentica caixinha de surpresas (scatola di sorprese).

La gastronomia alentejana é degna di nota. Alla sua base ci sono il maiale, declinato in tutte le sue forme ed il pane o meglio dicasi pão alentejano, dalla caratteristica forma che potete vedere nelle foto:



Il pão alentejano é buono da solo appena uscito dal forno, é buono col formaggio, con gli enchidos (gli insaccati), con la nutella. É ottimo da tostare in uno dei tanti camini che riscaldano ogni casa alentejana che si rispetti e da spalmare di burro, é ottimo per fare fatias douradas, per fare toast di ogni tipo, é l'ingrediente principali di piatti come migas, açorda, ensopado, gaspacho, tutti della tradizione gastronomica alentejana.
Gli alentejanos mangiano tutto col pane, anche l'anguria, il melone o la buccia d'arancia. Il pão alentejano insomma é re sulle tavole di questa regione. Anche a casa mia é re. Ogni volta che lo trovo lo compro.
Stasera, per esempio, prevedo una cena rapida a base di toast. Torneró un pó tardi e mi "accontenteró" di un toast fusion con pão alentejano, queijo flamengo, mortadella e zucchine alla griglia avanzate ieri. Una cosa leggera (!) dall'impronta lusoitaliana.
Adesso che ci penso poco fa ho comprato i friarielli. Sarebbe un peccato non farli incontrare col pão alentejano ...

NOTA: la foto del pane l'ho scattata ieri sera, i link ad alcune immagini di piatti tipici etc. sono stati pescati nella rete


16 febbraio 2009

Dentista

Il tempo fuori migliora. Gli ultimi quattro giorni sono stati primaverili e penso che ormai il freddo e la pioggia siano archivati (per lo meno freddo e pioggia costanti!). Era da tanto che non assaporavo belle giornate di sole che mi era quasi dimenticata di come fosse bello l'azzurro del cielo portoghese.

L'umore non sempre é dei migliori, cerco di far buon viso a cattivo gioco e aspetto che le cose migliorino o, quanto meno, non peggiorino. Ultimamente una serie di notizie negative, di avvenimenti tristi, preoccupanti e un'incertezza di fondo che accompagna le mie giornate mi stanno consumando l'allegria.

Stamattina mi sono alzata col mal di denti. La cosa strana é che mi fa male un molare che é stato devitalizzato due anni fa. Dovró andare dal dentista. Ecco, la parola dentista é una di quelle che vorrei non constassero nel mio dizionario. In qualsiasi lingua la pronunci/scriva/pensi mi fa sempre lo stesso effetto: un brivido di terrore lungo la schiena!

09 febbraio 2009

Depressa*

Anche oggi di fretta, devo consegnare un lavoro domani (una traduzione), mi devo concentrare e soprattutto darmi una mossa (te vuó spicciá?!).

La riunione dei genitori all'asilo di David é stata tranquilla, forse perché alcuni genitori non erano presenti (quelli più scoccianti insomma) o forse perché l'educatrice doveva andare a cena fuori col fidanzato (addirittura si é presentata con vestitino e tacco a spillo!) o ancora perché la classe di David é cosí BBB, bella buona e brava, che non c'é da perder troppo tempo.
La sorpresa più bella é stata un vassoio di biscotti alla cannella che i piccoli hanno preparato, insieme all'educatrice, per i genitori in visita. I biscottini erano un pó duretti, ma fatti con tanto amore!

Piove. Piove fuori e dentro. La primavera, prima o poi, si occuperá del maltempo fuori. Di quello dentro ci sto provando io, ma mi sento un pó in bilico. Succede cosí quando alcune certezze vanno in frantumi.

Scappo, la mia coscienza mi sta gridando: «Vai a faticá!» :)

* NOTA COL SENNO DI POI: Col titolo non voglio dire che sono depressa (anche se alcune affermazioni potrebbero far pensare il contrario) ma che vado di fretta. Depressa in portoghese significa appunto "di fretta, rapidamente etc."

04 febbraio 2009

Il tempaccio continua

No, no, non sono stata sepolta dai panni da stirare come si potrebbe pensare vista la conclusione dell'ultimo post. Sono stata solo in altre faccende affaccendata.

Il cattivo tempo continua, c'é vento forte oggi e a tratti piove a catinelle. Poco fa sono uscita per una commissione e ad un certo punto il cielo é venuto giù. Fortunatamente mi sono riparata in un portone prima dell'ennesima rottura d'ombrello; c'é stato peró un signore anziano che nella fretta di correre a ripararsi, con l'ombrello ormai sfasciato, é scivolato e non riusciva più a rialzarsi. Lo abbiamo aiutato io ed un passante, mi é sembrato che si fosse fatto male alla mano (rossa e gonfia), ma non ha voluto sentire ragione né ulteriore aiuto. Chissá come sta.

Ieri ero in autobus con David per tornare a casa. La ditta che effettua il servizio nella mia zona ha il terminale presso la stazione di Campo Grande. Campo Grande a Lisbona non é solo una stazione della metropolitana, ma é il terminale di molte ditte di trasporto passeggeri (autobus) che lí hanno le sue fermate.
Diciamocelo pure una fermata ufficiale ce l'hanno tutti gli autobus, meno quelli che servono la mia zona quindi il più delle volte me li devo andare a cercare nel piazzale della stazione. Che poi, voglio dire, hanno avuto il coraggio di mettere un autobus alle 17h30, uno alle 18h15 seguito immediatamente da uno alle 18h30 (un quarto d'ora di differenza!) che se lo perdi devi aspettare le 20h00 (un'ora e mezza di differenza!!!). Ma chi li fa questi orari?

Comunque ieri riuscimmo a prendere quello delle 18h30 ed ebbi modo di constatare la destrezza del conducente. A quell'ora Campo Grande é un groviglio di autobus, taxi e persone. Lo spazio di manovra non é molto ampio e all'ora di punta le manovre sono molto più difficili.
Il conducente di ieri peró si é divincolato con estrema destrezza tra gli altri autobus aggrovigliati, ha scansato persone che si lanciavano in fretta e furia su strisce pedonali e non ed ha imboccato la Segunda Circular in direzione al Ponte Vasco da Gama con una facilitá di slalom che mi ha fatto esclamare:«Uá, sono in presenza dell'Alberto Tomba degli autobus!».

Domani pomeriggio é la riunione genitori-scuola all'asilo di David. Memore della riunione di inizio anno scolastico spero di averne delle belle da raccontare :)