02 giugno 2009

Mais uma para a colecção!

Ovvero sia "una in più da aggiungere alla collezione". A cosa mi riferisco? Ma alle figure di pupú ovviamente.

La settimana scorsa ero molto stanca. Tra casa, lavoro e un lavoretto extra di traduzione che ho accettato di fare (peraltro pallosissimo e che ancora non mi é stato pagato... sgrunt!) e che mi ha fatto tirare fino alle 2 di mattina, con sveglia irrimediabilmente alle 6 per tutta la settimana, mi sentivo uno zombie. E soprattutto con un sonno, ma un sonno che non ho ancora effettivamente recuperato.

Como ho giá riferito in altri post vado al lavoro in autobus; l'autobus attraversa il Ponte Vasco da Gama, ve lo avevo giá riferito no? No? E mo 'o sapite!

Qualche giorno fa, tramortita dalla stanchezza, dal sole a battermi in pieno viso e dal rumore dell'autobus (per l'occasione e a causa di un'avaria del mezzo abituale ho viaggiato su un residuato bellico che secondo me s'arricorde a Salazar!) mi sono addormentata prima di entrare nel Ponte.
Un sonno profondo che é durato tutto il viaggio che a me é parso trascorrere in un tempo infinito (che in realtá é durato appena 40 minuti...) e dal quale sono riemersa grazie ad una passeggera, mia vicina, che accortasi che stavo per perdere la fermata mi gridato all'orecchio, stile venditrice di pesce del Mercado da Ribeira:«Ohhhhhhhhhhhhhh, viziiiiiiiinhaaaaaaaaaaaaaaaaa, esta não é a sua paragem???», ovvero sia "Oh vicina, ma questa non é la sua fermata?".

Ovvio che se non stessi dormendo la reazione sarebbe stata abbastanza compassata. In quel momento peró ero in coma e quindi sono balzata sul posto, con la faccia stralunata, rispondendo al grido con un più cavernicolo:«Uh que?!?» afferrando le mie borse, dizionario ciclopico che quel giorno mi accompagnava e giacca e sono uscita dall'autobus tra l'ilaritá delle due ultime signore presenti che sono poi quelle di cui ho giá parlato qualche post fa.

E termino questo post dicendo che quel giorno non so proprio come mi sono ritrovata in casa, non ricordo di aver fatto il tragitto dalla fermata al salotto di casa mia.

La stanchezza gioca brutti scherzi e fa fare anche delle belle figure...

PS: Adesso tutti i giorni la mia vicina, che non é proprio vicina ma abita qualche palazzo piú in lá controlla se sono sveglia quando arriviamo in zona fermata.

4 commenti:

laperainbilico ha detto...

già, ci son giornate che, per legge, uno dovrebbe stare a casa a far niente. Pagato. E servito e riverito.

carmen ha detto...

ciao sei tornata sono contentissima, vabbè quando io sono stanca sono intrattabile, ma poi passa un bacio

sly ha detto...

he he proprio utiile la tua vicina allora!!!io le farei una bella torta di ringraziamento, cosi' puoi approfittare dell'autobus e recuperare un po' di sonno perso durante il viaggio tanto poi c''e lei che ti sveglia!ciao

Crazy time ha detto...

mi hai fatto ridere ;)
grazie!


valeriascrive