10 maggio 2011

Chiuso per inventario

La crisi qui si fa sentire e vedere. La vedi tutti i giorni nelle scarpe consumate delle persone, nei supermercati sempre piú vuoti nonostante le offerte specialissime e stracciatissime. La vedi nei mezzi pubblici sempre piú pieni perché c'é chi ha rinunciato all'auto. La vedi alla tv, soprattutto al telegiornale della SIC, che é un autentico fattore depressivo per la quantitá di notizie su fallimenti, aste, debiti, disoccupazione e compagnia cantante. L'altra sera il mio compagno, dopo la sfilza di notizie negativissime e pessimistiche sulla crisi, si chiedeva se il giorno dopo parlassero di suicidi.
Uno cerca di non pensarci. Di non cadere nella paura della disoccupazione. Ci si fa animo pensando che siamo fortunati, fortunatissimi. Ed é vero.

É ormai piú di un mese che passo vicino ad uno stand che vende cupcakes. Lo stand si trova in un centro commerciale vicino al lavoro. Aveva aperto circa 6 mesi fa, tutto molto carino, invitante nonostante l'aspetto plastico che per me hanno i cupcakes. Da circa un mese c'é un cartello fuori allo stand che dice"Chiuso per inventario". Un altro segno della crisi.
Certo come cavolo faranno a fare l'inventario dei cupcakes, se li magnano? 3 al cioccolato, 2 alle fragole, 6 alla nocciola etc. Mai poi stanno mangiando cupcakes da piú di un mese?!?
Comunque in questo caso non é tutta colpa della crisi. Ogni cupcake era sui 2,30/2,50 euro (insomma non meno di 2 euro). I cupcakes si mangiano a New York, ai portoghesi bisogna dare pastel de nata, guardanapos, jesuitas, bolas de berlim, palmier, qualche bella broa che non costano piú di un 1,10 euro in zona, molto spesso anche sotto l'euro. Io con 2 euro mangio un panino al prosciutto cotto e un succo d'arancia naturale...

A giugno ci saranno le elezioni. Spero che portoghesi caccino a pedate l'attuale governo dimissionario, non perché l'alternativa sia migliore, ma perché chi sbaglia deve pagare. E comunque non saranno i portoghesi a governare a casa loro nei prossimi anni. Col mega-prestito dell'Unione e dell'FMI e con la situazione attuale, si puó tranquillamente affermare che qui comanda la Merkel.

4 commenti:

Sabrina ha detto...

Mamma mia che tristezza, anche perchè anche noi abbiamo imboccato la stessa strada....non si dorme bene di notte, eh ? Era meglio quando non dormivamo per i fisiologici risvegli dei figli piccoli.....almeno quelli ti potevi immaginare che fra qualche anno sarebbero finiti!
Tra essere comandati dalla Merkel e vedere come si fanno bellamente gli affari propri in Italia che neanche si sprecano a comandare, non saprei cosa scegliere...siamo proprio messi bene!

Saluti dal Friuli
Sabrina

Geri ha detto...

Sono tornata da Porto e ho notato cose assolutamente constrastanti tra loro.. Da una parte i segni della crisi, gli stessi che hai elencato tu, e altri raccontati dalle persone che mi ospitavano; dall'altra nuovi centri commerciali, negozi nuovi (accanto ad altri chiusi!), Smart e Mini per strada (nel 2007 non ne avevo mai notata una!), sushi bar (sushi? meglio la francesinha!) e locali alla moda.. Sarà che il divario tra i "ricchi e i poveri" cresce sempre di più? Qualsiasi sia il motivo per me che amo il Portogallo e Porto in particolare è stato un colpo al cuore vedere sempre più case abbandonate e negozi chiusi, tanto malcontento e soprattutto preoccupazioni... :(

Mi dispiace di non essere riuscita a passare per Lisbona, alla fine non ci siam mosse mai da Porto, ha fatto brutto tempo e ci è presa a male! :D La prossima volta però passerò sicuramente, l'Easyjet da Roma vola solo per Lisbona e io mi son stancata di regalare soldi alla Ryanair!! ;)
Ah, ma i guardanapos, a parte i tovaglioli, cosa sono?? Non credo di averli mai mangiati e devo recuperare!!

Un bacio grande a te e a David!

Vita di mamma ha detto...

Sabrina, appunto che tristezza. La schifezza non conosce confini...
Geri a me il sushi piace, ma semi metti un francesinha davanti non rispondo di me :)
Hai visto che tristezza? Tantissime case in vendita, negozi che chiudono. C'é da tremare.
La prossima volta se non vieni a Lisbona mi arrabbio :)

Tokyonome85 ha detto...

in effetti anche da me che vivo in una piccola cittadina che sembrava non toccata dalla crisi, beh, la crisi è arrivata e si vede, perchè ha chiuso uno dei caffè storici che era aperto da quando i miei nonni erano giovani. Come fa a fallire un bar? insomma, si sa che il caffè lo si prende sempre. Mah...