Peccato (ma, visti i tempi, direi anche per fortuna!) che bisogna lavorare e noi quando arriviamo a casa, nonostante sfatti, dobbiamo continuare a lavorare.
Sfatti. Ecco, questa parola definisce esattamente il nostro stato negli ultimi tempi ed infatti ieri sera, verso le nove e mezza, con la scusa di fare una pausa prima di riprendere, ci siamo seduti un pó sul divano. La tv accesa sul canale Hollywood trasmetteva un film, che non ho capito quale fosse ho capito solo che c’era Andy Garcia. Tempo 2 minuti e poi catalessi. Profonda, profondissima, infatti non so come ho fatto a sentire il telefono alle dieci e mezza.
Era mia suocera («Stavi dormendo?», «Nooo, che idea!») che mi diceva che David, tesoro di mamma, ha chiesto di telefonarmi (Avó, liga lá pa’ minha mamã faz favor) ed io gongolavo. Ho gongolato poco peró perché in realtá voleva parlare col padre per fargli una domanda sul gioco degli aerei (boh?) della Playstation. Il padre dal canto suo, non ha sentito una mazza, russava ancora sul divano ed io ovviamente l’ho svegliato («Tié, rispondi a tuo figlio!»).
Ma come, il gioco degli aerei puó piú dei bacini e della saudade della mamma che corre sul filo del telefono?
Per farvi capire il livello di rintronamento di ieri, la cara metá, dopo aver spiegato al figlio quello che voleva sapere, ha riattaccato e poi mi ha chiesto:«Neh, ma oggi non si cena?». E le 3 salsiccette arrostite e l’insalata con la rucola che ti sei strafocato un paio d’ore prima che erano, l’aperitivo?!?
Ed ora messaggio di servizio:
ZIO SCALAX TANTI AUGURI E BACIONI!!!!
1 commento:
Coraggio Tinuccia, è solo un periodo. Passerà.
Speriamo che vi avanzi qualche giorno normale per il rapporto di coppia, perima del ritorno di David.
Auguri, che almeno tanto lavoro vi porti tantissimi soldi.E che il governo non ve li sfili dalle tasche.
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