06 dicembre 2007

Una questione di maturità, responsabilità e civiltà

Oggi sono un pò arrabbiata, infastidita.

Ultimamente mi capita di sentire e vedere tanti esempi di mancanza di responsabilità e civiltà di persone alla guida di un auto. Stamattina presto mi sono convinta che un esempio di questi è proprio a casa mia. Il che mi fa arrabbiare abbastanza.

Ma andiamo con ordine.
Lunedí scorso un collega d'ufficio mi raccontó di una cosa che gli era successa alla guida dell'auto che ha del grottesco. Mentre si trovava alla guida dell'auto e, senza intenzione, ma ,semplicemente perché non lo aveva visto nei retrovisori, si mette davanti all'auto di un tizio. Frena peró in tempo, lo lascia passare per primo chiedendo scusa. Il tizio evidentemente non ha apprezzato il gesto perché si é messo a inseguire l'auto del collega facendo gesti e intimandogli di fermare la sua auto perché, voleva, letteralmente fargli "un mazzo tanto" (l'espressione portoghese non é cosí, ma rende l'idea). Il collega, che non é capace di fare male a una mosca e che cerca sempre di evitare discussioni cosa fa? Si dirige al bar di uno zio che per stazza e portamento intimorisce molti. Solo così riesce a evitare quel pazzo al volante. La cosa peggiore sapete qual'è? É che il tizio aveva in auto una donna con un bebé in braccio e si é messo a fare queste cose...

Martedí, in ufficio, attendevamo della merce urgente. É evidente che l'urgenza era solo nostra perché il guidatore del corriere che si é occupato della consegna verso le cinque e mezza del pomeriggio telefona a dire che non trova la nostra strada, non sa dov'è etc. Gli diamo le indicazioni e attendiamo. Il tizio arriva verso le sei e mezza di sera, farfugliando cose senza nesso e letteralmente puzzando di vino! Ma come può una persona mettersi al volante in questo stato?

Ieri sera, mercoledí, il papá di David ha avuto la cena di Natale con alcuni colleghi di lavoro. Le cene di Natale si sa, in molti casi, sono l'equivalente di ubriacatura. Beh vi dico solo che é rientrato alle cinque del mattino, è stato in un bar, poi in una discoteca etc. Sorvoliamo sul fatto che io il lusso di certe uscite sociali non me lo posso permettere, il sacrificio per il fatto che si ha un bimbo é sempre univoco. Non che non ci abbia provato, ma tutte le volte non si é dimostrato atto a prendersi cura in maniera minimamente accettabile di David. Nè disposto a imparare.
Al suo rientro ha svegliato mezzo palazzo al che gli ho chiesto: Senti ma sei ubriaco (non che ce ne fosse bisogno di chiedere eh) ? Lo sapete che ha risposto? Un pochettino. Ho capito subito che non si trovava in uno stato normale e gli ho chiesto se fosse rientrato in taxi. Lui ha detto no, anzi! Tutto orgoglioso ha detto che é anche riuscito a guidare nonostante avesse molto sonno e quasi si addormentava al volante. Adesso, sinceramente, ditemelo voi, vi sembra un atto di una persona responsabile? E se fosse successo qualcosa? Uno a 31 anni, con una certa educazione e formazione, certe cose le dovrebbe sapere e capire. Va bene che a quell'ora non é che ci siano molte persone in strada, ma non si sa mai. E poi il minimo che potrebbe capitare é il ritiro della patente per guida in stato di ebbrezza.

Il bello é che gli episodi che ho descritto all'inizio li ho commentati con lui che ha manifestato dissenzo come me. Ma una cosa sono le parole un'altra gli atti.

Il peggio di tutto questo é che stamani ho dovuto fare il viaggio verso il lavoro con David in braccio, perché per fare spazio in auto ai colleghi ieri sera ha tolto la sediolina di sicurezza di David e l'ha lasciata in ufficio.
Come dire, la ciliegina sulla torta.

2 commenti:

Fabioletterario ha detto...

Ci mancava anche quello...! :-P

marckuck ha detto...

Mmmmm io non dico nulla...sono notoriamente un po' bacchettone e non amo le situazioni "di eccesso" d'alcun genere. E poi per perdonare le sbronze non bastano le scuse...bisogna giustificarle almeno con qualche racconto alla Hemingway o qualche canzone alla Jim Morrison!