Allora....
Rapido resoconto della festa di sabato scorso della cognatina. La cerimonia si chiama queima das fitas, come vi avevo giá anticipato.
Letteralmente significa "bruciatura dei nastri" perché in pratica gli studenti finalisti di un corso portano con se un dossier con tanti nastri in tessuto. Sui nastri amici, familiari, colleghi e quant'altro lasciano messaggi di auguri, disegni, foto, insomma sono delle piccole e personalissime opere di arte in alcuni casi.
Ogni corso universitario ha il suo nastro, con un determinato colore, larghezza e lunghezza. Quello di mia cognata era verde chiaro. Questo dossier é benedetto durante una messa nel giorno della queima. Alla messa noi tre non ci siamo andati era troppo presto e troppo affollato per noi che abbiamo un bimbo piccolo.
Da notare che gli studenti usano tutti un vestito tipico che si chiama traje che in pratica é un vestito con giacca e pantaloni per i ragazzi e giacca e gonna per le ragazze. Tutti in nero, con camicia bianca, cravatta nera e un mantello che chiamano capa dove attaccano spille, emblemi etc.
Comunque siamo arrivati in tempo per il pranzo in cui abbiamo gustato alcuni antipasti (frittini, insalatine di ceci e baccalá etc.) e poi il famoso bacalhau à bràs (di cui vi avevo giá parlato qui) ed una carne di maiale fritta, bella saporita. Per dolce una magnifica crostata al limone (farcita oltre che col limone con una cremina di formaggio fresco, una cosa divina!) ed una torta con noci, cioccolato e panna.
La festa peró non finisce qui. Nel pomeriggio c'é stata la seconda parte delle celebrazioni. La parte della bruciatura dei nastri vera e propria. Mia cognata studia in una cittá (che tra l'altro é patrimonio mondiale) che si chiama Évora e ad Évora la cerimonia é un pó diversa da quella che gli studenti fanno a Lisbona.
In pratica si radunano tutti i corsi universitari in un edificio dell'universitá e ad uno ad uno sono chiamati gli studenti, per corso universitario e nome. I ragazzi si avvicinano al rettore con il loro padrino (che puó essere un amico, un familiare, insomma chi si vuole) firmano su un libro, fanno la foto ricordo e poi bruciano su una fiamma il nastro donato dal padrino. Dopo di questo ad Évora fanno una cosa che a Lisbona, a quanto mi hanno raccontato, non fanno. In pratica gli studenti sono lanciati in una piscina, vestiti col loro traje, in una sorta di imitazione della nascita, battesimo e bagno liberatorio.
Sabato faceva freddo, il bagno lo hanno fatto e si sono raffreddati pure, ma gli studenti erano tutti contenti!
La cerimonia si é conclusa con lo strappo delle capa (ossia del mantello del vestito) e con un urlo liberatorio.
La festa é stata bella peccato che David a un certo punto ha accusato un pó di febbre e se ne é andato in macchina col papá a riposare. Io ho assistito a tutto insieme alla bisnonna di David (i suoceri hanno partecipato attivamente alla cerimonia del bagno) e ci siamo fatte troppe risate.
Per il resto ritorno a casa accompagnati da panini di pane casereccio e prosciutto crudo del suocero!
Vi comunico anche che ho ricevuto un premio assegnatomi dalla dolce Veronica (se siete golosi come me vi consiglio un giretto nel suo blog!)
Veronica grazie di cuore!!! Non ti arrabbiare se non proseguo col meme il fatto é che ci sono tanti blog che mi piace accompagnare che non saprei da dove cominciare.
E per finire vi lascio la ricetta del famigerato Bolo de Bolacha (la pizza di gallette portoghese). Io vi indico le dosi peró poi fate voi (questo dolce si presta a molte varianti, fatene una personalissima e invitatemi ad assaggiarla!).
Bolo de bolacha
Ingredienti:
Per la base
600 gr. di gallette (io preferisco quelle rettangolari cosí é più facile preparare il dolce)
1/2 ltr. di caffelatte con un pó di zucchero (e qui fate voi, se vi piace con piú caffé o con più latte, io preferisco con più caffé)
Per la crema:
300 gr. di zucchero a velo
1/2 kg di burro
1 cucchiaio di caffé istantaneo (o di più se preferite il gusto del caffé più forte, insomma assaggiate e vedete quale la vostra soglia limite di caffé)
3 uova medie fresche
cioccolato extra-fondente a scagliettine
Come preparare la crema:
Allora, dovete misturare molto bene il burro (a temperatura ambiente) con lo zucchero finché risulta cremoso. Aggiungete le uova, una ad una, sempre mescolando bene (lo potete fare col battitore tranquillamente). Aggiungete poi il caffé istantaneo e mescolate bene.
Come preparare il dolce:
In un piatto di portata (rettangolare, rotondo, fate voi) disponete uno strato di gallette bagnate una ad una nel caffelatte (non bagnatele troppo queste gallette). Spalmate la superifice dei biscotti con la crema e spargete qua e lá qualche scaglietta di cioccolato fondente (poche). Proseguite cosí, a strati alterni fino all'ultimo strato che sará di crema coperto da scagliette di cioccolato. Mettete in frigo per lo meno per due ore, anche se la morte sua é mangiarlo il giorno dopo.
Il collega che mi ha passato la ricetta dice che aggiusta le dosi di volta in volta, quindi non sono vincolanti, quello che importa é il risultato.
E per oggi é tutto, credo...
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6 commenti:
Sembrerebbe squisito! Grazie per la ricetta.
ciao grazie per la tua presenza nel mio blog mi fa molto piacere!!
ank io passo spesso nel tuo perkè mi piace leggere i tuoi racconti di come trascorri le tue giornate e quelle di tuo figlio.
anke se nn ti conosco mi trasmetti la tua simpatia e la tua allegria complimenti!!!
p.s. nn mi arrabbio se nn fai il meme non preoccuparti ^_^ baci baci
a presto
a parte che ormai la fame mi sta stroncando, io la trovo proprio bellina questa cerimonia.
perche' in italia non c'e'?
valeriascrive
Simpatica questa cerimonia. In Italia credo non ci sia. Proprio vero. Paese che vai, usanza che trovi.
Maury
Bellina si la cerimonia!! E a Porto la settimana della Queima è ancora più sentita!!
Quest'anno sono tornata là (tra le altre cose) apposta per andare con cartola e bengala al Cortejo dos Finalistas!
Tra l'altro vado matta per il bolo de bolacha, ho provato a farlo una volta ma l'esperimento non è riuscito bene!! Magari provo con la tua ricetta e le tue dosi!!
:)
Evviva, finalmente la ricetta! Sono un pò perplessa per l'enorme quantità di burro, ma appena mi riprenderò dalle due settimane di pesantezza sulla East Coast mi ci butto!
Grazie!!!
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